BUFALA Coldiretti: “I lupi sono troppi, abbattiamone il 5 per cento come in Francia e Spagna”
Ci segnalano questa notizia comparsa su Repubblica.it l’8 Agosto 2016:
In tre anni sono raddoppiati i lupi in Italia: ora si trovano almeno 1.800 esemplari, ai quali si aggiungono gli ibridi che originano dagli incroci con i cani selvatici, che mettono a rischio la presenza e il lavoro dell’uomo in molte aree interne e montane del Paese dove, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dall’Abruzzo alle Marche, dal Lazio al Molise, fino alla Toscana e in molte altre regioni, si moltiplicano le segnalazioni di attacchi a greggi e mandrie al pascolo. Lo sostiene la Coldiretti in un’analisi presentata in Piemonte, nella suggestiva sede di un rifugio di montagna, il rifugio Barbara in valle Pellice, che contiene un progetto innovativo di condivisione per coniugare la tradizione dell’allevamento alla pastorizia 2.0 dei giorni d’oggi, cercando di tenere insieme la tutela dei lupi con la difesa delle greggi. Ma prima di tutto, secondo il sindacato degli agricoltori, occorre permettere un 5 per cento di abbattimenti programmati, sull’esempio di Francia e Spagna. “L’idea – sottolinea la Coldiretti – è quella di mettere in campo un’azione duratura avviando con i nuovi strumenti del web una piattaforma di raccolta fondi che offre la possibilità ad ambientalisti, cittadini e turisti di condividere la vita dei pastori con responsabilità e impegno concreti per contenere “pacificamente” le incursioni dei lupi”. […]
Dell’iniziativa “Ami i lupi? Adotta un pastore!” si parla anche su Ansa.it in un articolo pubblicato nello stesso giorno, ma senza riferimenti all’abbattimento dei lupi. Si parla infatti di un’azione pacifica, nata per coniugare la pastorizia 2.0 contemporanea tutelando sia i lupi che le greggi. Per finanziare l’iniziativa, nelle parole della Coldiretti, sono in fase di avvio nuovi strumenti web tra cui una piattaforma di crowdfunding. L’iniziativa è resa necessaria in seguito a episodi di attacchi a danno di uomini e animali da allevamento. È dunque un’iniziativa incentrata su protezione e prevenzione, con azioni di rafforzamento di stalle, sistemi di allarme e recinzioni.
Per avere un dato certo sulla veridicità della scelta dell’abbattimento abbiamo contattato Coldiretti Piemonte via e-mail e abbiamo chiesto delucidazioni. Dopo pochi giorni ci è stata data risposta:
Relativamente all’affermazione (“occorre permettere un 5 per cento di abbattimenti programmati, sull’esempio di Francia e Spagna”) dobbiamo specificarLe che questa non è stata da noi inserita né nei testi dei comunicati, né nelle dichiarazioni fatte agli organi di stampa presenti.
Riteniamo che, probabilmente, il giornalista abbia raccolto tale dato dai partecipanti alla conferenza stampa che aveva tra il pubblico molti esperti intervenuti come uditori. Facciamo questa ipotesi perché il riferimento al 5% di abbattimenti programmati è stato inserito nella bozza del Ministero dell’Ambiente, presentata in occasione della Conferenza Stato Regioni e riportata anche sul sito del Ministero.
La progettualità da noi esposta l’8 agosto nasce per generare una condizione di conoscenza e di consenso sociale con la speranza che possa contribuire a questo anche la piattaforma di crowdfunding. Lanceremo in forma dettagliata il progetto durante l’evento Terra Madre Salone del Gusto 2016, che si terrà a Torino il prossimo settembre.
Nessun lupo verrà abbattuto.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.