BUFALA CLICKBAIT Condannato alla pena di morte: il suo ultimo desiderio prima di morire ha sconvolto tutti
Ci segnalano questo articolo pubblicato da Attivo.tv:
Un detenuto condannato alla pena di morte in attesa di esecuzione, ha chiesto come ultimo desiderio una penna e un foglio.
Dopo aver scritto per parecchi minuti, il condannato ha chiamato la guardia carceraria e ha chiesto che questa lettera fosse consegnata alla madre.
La lettera diceva:
“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.
Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo?
Mi hai aiutato a nasconderla affinchè mio padre non lo scoprisse e non mi punisse. Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino?
Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale.
Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?
Voleva solo correggermi, perchè invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.
Mamma, io ero solo un bambino, dopo sono diventato un adolescente problematico e ora sono un uomo intollerante e aggressivo.
Mamma, io ero solo un bambino che aveva bisogno di correzione e non di approvazione. Ma comunque io ti perdono!
Chiedo solo che tu faccia leggere questa lettera al maggior numero di genitori nel mondo, affinchè sappiano che hanno la responsabilità di crescere un figlio facendolo diventare un uomo, che potrà agire facendo del bene o del male….
Grazie mamma, per avermi dato la vita e per avermi aiutato a perderla.Il tuo figlio delinquente
Volevo inoltre ricordarti che:
Chi si rifiuta di punire il figlio, non lo ama. Chi lo ama non esita a sgridarlo. (proverbi 13: 24)
L’ istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo (Nelson Mandela)
Istruzione e rimprovero comincia nei primi anni dell’infanzia e durano fino a l’ultimo giorno di vita (Pitagora)
Educa i bambini, e non sarà necessario punire gli adulti (Pitagora)
Ciò che da subito desta i nostri sospetti è la foto messa in evidenza. Si tratta, infatti, di Jeremy Meeks, il “detenuto più bello del mondo” divenuto famoso quando la Polizia di Stockton aveva pubblicato la sua foto dopo l’arresto. Il volto del detenuto divenne virale. Meeks era stato condannato a 27 mesi di prigione per possesso illegale di armi, e il 9 Marzo 2016 era uscito di prigione. Grazie al suo aspetto, una volta terminata la pena aveva ricevuto un’offerta per un contratto con l’agenzia White Cross Management per lavorare come modello.
Ciò che i lettori di Attivo.tv commentano con commozione è una bufala. Lo conferma il sito anti-bufala Snopes in questo articolo del 15 Dicembre 2015. Su Snopes leggiamo che il 13 Dicembre 2015 un utente Facebook aveva pubblicato un aggiornamento di stato che comprendeva le presunte ultime parole di un condannato a morte. Il post originale non è più disponibile, ma su Reddit troviamo uno screenshot:
La lettera non riporta alcuna fonte, alcuna data e alcun luogo, e tantomeno si trovano riferimenti ai capi d’imputazione del condannato a morte. L’intenzione di chi ha diffuso per primo questa falsa lettera nasce sicuramente da una sottile condanna nei confronti delle madri di individui che sono soliti delinquere. A dare prova che la lettera diffusa sia una bufala è il sito Gawker, che riporta periodicamente le ultime parole dei condannati a morte, e non vi è modo di trovare alcun riferimento a ciò che stiamo esaminando.
Vi sono tutti gli elementi che possiamo definire tipici di una bufala: la foto di Jeremy Meeks è sempre una garanzia per ottenere click e condivisioni; il titolo è nel pieno stile clickbait e il contenuto della lettera ha il potere di fare leva sulla sensibilità di molti lettori.
Bufala, dunque. Vi ricordiamo che Attivo.tv compare nella nostra black-list tra i siti di bufale e disinformazione medica e scientifica e clickbait.
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