BUFALA Busto Arsizio: 2 ladri Rom si introducono in casa di una anziana, ma lei è armata. Entrambi gravi
Ci segnalano questo articolo pubblicato il 15 Gennaio 2017 su Newsitalia24.com:
È successo nel primo pomeriggio di oggi a Busto Arsizio, un comune nella provincia di Varese. Due ladri di etnia Rom, Ciprian Dumitru di 32 anni, e Dorin Radu, di 28 anni, già noti alle autorità per reati come rissa, disturbo della quiete pubblica, e con precedenti per rapina, e piccoli furti. I due nel primo pomeriggio di oggi si sono introdotti nella villetta della signora Maria Piva, di 70 anni, residente a Busto Arsizio da praticamente tutta la vita, ma di cerot non si aspettavano di trovare una signora anziana, all’età di 70 anni armata.
È successo nel primo pomeriggio di oggi a Busto Arsizio, un comune nella provincia di Varese. Due ladri di etnia Rom, Ciprian Dumitru di 32 anni, e Dorin Radu, di 28 anni, già noti alle autorità per reati come rissa, disturbo della quiete pubblica, e con precedenti per rapina, e piccoli furti. I due nel primo pomeriggio di oggi si sono introdotti nella villetta della signora Maria Piva, di 70 anni, residente a Busto Arsizio da praticamente tutta la vita, ma di cerot non si aspettavano di trovare una signora anziana, all’età di 70 anni armata.
“Ho sentito dei rumori provenire dal retro” ha riferito la signora Maria, che ha così continuato il suo racconto “subito mi sono allarmata e sono corsa a prendere la pistola che tengo nascosta in camera da letto. Quando li ho visti erano tutti e due a volto coperto, e tenevano in mano due coltelli. Ho pensato di essere spacciata, che mi avrebbero fatto a pezzetti, così ho sparato, non so bene quanti colpi. Spero che Dio possa avere pietà di me, non volevo uccidere nessuno.”
I due ladri non sono morti, ma versano entrambi in gravissime condizioni, uno con un polmone perforato, e l’altro con una grave ferita al collo, così che la signora Maria rimane sotto tutela dell’autorità, nonostante le siano stati concessi i domiciliari a causa dell’età avanzata, aspettando di capire se i due sopravviveranno. La signora dovrà comunque rispondere di detenzione illegale di arma da fuoco, eccesso di legittima difesa e tentato omicidio.
Un fatto che ha sconvolto tutta la comunità di Busto Arsizio, che però si stringe intorno alla sua concittadina, augurandosi che le vengano concesse tutte le attenuanti.
La stessa notizia è riportata su Iovivoaroma.org, e non vi è altro riscontro sulle testate ufficiali. Non trovando altre fonti possiamo dire di trovarci di fronte alla classica bufala del giustiziere, una tipicità che abbiamo incontrato più volte:
Capitalizza sostanzialmente sul sistema del microshock: una notizia scandalosa paralizza per un’istante le facoltà etiche del lettore, ponendo peraltro tra lui e l’evento narrato la distanza di un monitor, spingendolo a parteggiare, sostanzialmente, per un Tizio immaginario che mutila, devasta, massacra e uccide, dando fondo ad ogni pregiudizio sopito.
Tristemente possiamo dire che gli episodi di rapina e violenza a danni di persone anziane e sole, con le loro case come teatro degli agguati, sono una realtà. Non lo neghiamo. In questo caso la verosimiglianza è lieve, perché l’esasperazione del caso rilascia i miasmi ammorbanti della bufala: la donna armata che difende la sua incolumità e la sua proprietà per poi ritrovarsi a rispondere di diversi reati per aver ecceduto nell’impulso.
Bufala, dunque. Senza riscontri.
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