Ci segnalano i nostri utenti la diffusione dell’ennesima bufala, tramite la quale si annuncia che “bisogna pagare 2 euro per Whatsapp a pagamento entro l’estate 2018“. Si tratta ormai di un tormentone che spunta in Rete almeno quattro o cinque volte all’anno. Il modo in cui si palesa davanti ai nostri occhi è eterogeneo, in quanto in alcune circostanze abbiamo visto giungere in qualche conversazione la solita catena priva di link (ringraziando i nostri amici creduloni), con il solo scopo di alimentare disinformazione sull’argomento.
In altre circostanze, invece, il testo mal scritto riguardante il fantomatico ritorno di Whatsapp a pagamento ha previsto al suo interno anche un link molto pericoloso per la sicurezza degli smartphone Android ed iPhone. Il motivo? Il fatto stesso che venga richiesto l’esborso di 2 euro per rinnovare l’abbonamento di un anno (in passato la cifra era pari a 0,99 euro) ci fa capire che ad un certo punto, all’interno della pagina di atterraggio, dovremo inserire i dati della nostra carta di credito per portare a termine la transazione.
Ed è a quel punto che la storia di Whatsapp a pagamento diventerà una vera e propria truffa, superando i confini della solita bufala. Come avvenuto spessissimo in passato, coloro che hanno portato a termine la procedura hanno visto la stessa carta di credito prosciugata, trattandosi di un’iniziativa abilmente concepita da alcuni hacker, i quali hanno deciso di sfruttare l’eco mediatico generato dalla notizia del ritorno di Whatsapp a pagamento. E invece sappiamo ufficialmente che tale scenario sia praticamente impossibile.
Di positivo c’è che la bufala di Whatsapp a pagamento in futuro potrà essere scoperta più facilmente, grazie all’arrivo di un aggiornamento con cui potremo sia individuare eventuali immagini “strane” già dalle notifiche a display non sbloccato, sia tramite la segnalazione automatica dell’app di link che verranno etichettati come rischiosi. Di questo ne abbiamo parlato non molto tempo fa sulle nostre pagine, ma a prescindere da tutto ricordate che l’app a detta dei suoi stessi creatori non tornerà mai più ad essere a pagamento.
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