L’assassino torna sempre sul luogo del delitto, ed in questo caso un nostro viralizzatore ci segnala un reperto assai interessante sulla bufala del “bimbo di 17 mesi che necessita di sangue Gruppo B positivo per leucemia fulminante”
Leggete le date: settembre 2009, settembre 2011 e settembre 2018, ovvero oggi.
Puntualmente, una mefitica combinazione dell’immortalità delle catene di S. Antonio e della funzione accadde oggi di Facebook ci riporta in un perverso anniversario una bufala che, anche se fosse vera, oggi porterebbe il bambino di 17 anni con leucemia fulminante ad avere almeno undici anni, se non di più.
Infatti, come vi abbiamo ampiamente descritto in un precedente articolo, la prima versione censita della bufala è apparsa sui quotidiani, in un’epoca in cui il Fact Checking era lasciato ai trafiletti di terza e quarta pagina di quotidiano virtuosi ed all’azione di decani come Attivissimo, nell’ormai lontano anno 2007.
Censita: si badi bene, il che significa che era un testo di molto più antico, le cui origini affondano in un falso allarme lanciato nel 2007, quando la struttura era completamente in grado di gestire emergenze simili.
Al contrario, simili allarmi intasano i centralini e rendono l’assistenza più difficoltosa.
L’AVIS stessa è dovuta scendere in campo per smentire questa bufala
Nel caso servano trasfusioni di sangue, ci sono strumenti idonei per assicurare la massima reperibilità di sangue, e non esiste in Italia alcuna possibilità di creare donazioni nominative.
Sostanzialmente, nessuno può sollecitare donazioni in favore di una singola persona, se non in casi rigidamente particolari che la stessa AVIS ricorda:
In breve sintesi, chi decide di donare il sangue, solitamente non può decidere in modo autonomo a chi donarlo.
Tuttavia esistono dei casi eccezionali, è possibile infatti ricevere una donazione da una persona conosciuta, nel caso in cui sussistano alcune circostanze specifiche. Esistono delle indicazioni sanitarie molto chiare in merito.
Ecco quali sono i casi in cui è possibile ricevere una donazione di sangue proveniente da una persona nota:
1. Gruppi ematici rari. I pazienti il cui gruppo sanguigno è considerato raro possono avere elevata difficoltà nel reperire delle donazioni compatibili, che siano anonime, proprio a causa della scarsa presenza di gruppi sanguigni analoghi o compatibili con il proprio.
2. Trapianto di rene. Nelle procedure previste per la preparazione dei pazienti a un intervento per il trapianto di rene, le trasfusioni di sangue possono essere effettuate da donatori specifici.
3. Carenza piastrinica nei neonati. Può verificarsi che un neonato abbia, su base immunitaria, una carenza di piastrine nel sangue. Quando non sono disponibili nell’immediato delle piastrine che siano compatibili, la donazione può avvenire da una persona nota.
Va da sè che il caso della asserita leucemia fulminante non rientra tra questi.
È cosa buona e giusta donare il sangue: obbedire supinamente a Catene di S. Antonio che, in modo assai disumano, giocano coi vostri sentimenti per ottenere una viralità ormai ultradecennale, non va affatto bene.
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