I mendicanti del web ostentano un’inesistente scaltrezza, certi del successo dei contenuti da loro creati e dati in pasto ai condivisori compulsivi, pronti a diffondere bufale, disinformazione e odio. Soprattutto odio. Un odio vomitato fuori dalle stesse mani con le quali, di sicuro, accarezzano la loro madre, i loro figli o il proprio cane.
Un odio infondato, costruito dalle notizie inventate e dalle pessime figure che non sanno di fare con il mondo. Il mondo li osserva e ne prova tenerezza, la stessa per il fanciullo della scuola materna un po’ discolo, ma che ha solo bisogno di affetto.
Oggi ci segnalano l’ennesima emesi delle pagine dell’odio, denominate secondo nazionalismi ostentati ma stentati, frutto della (quasi) mente di autori pronti ad associare i loro detrattori come skiavi del piddì o del komunizmo. Essi vivono, già. Ridono, a volte, scoprendosi pifferai magici con tantissimi indinniati alla loro mercé. Obbedienti, questi ultimi, pur di dimostrarsi contrari a quel genere umano che essi non riconoscono, rifiutano. Ma che non avrebbero mai il coraggio di affrontare per un faccia-a-faccia in praesentia; mai riuscirebbero a evacuare il loro disprezzo ai diretti interessati. Per questo il mondo intero li osserva come piccoli discoli iperattivi ma innocui. Teneri.
La pagina Facebook Sveglia Popolo Italiano il 20 novembre pubblica un post:
Una foto con didascalia. Non un’informazione, una semplice foto con didascalia. Poco importa se il web non offre riscontri, perché al proprio mulino defluisce l’acqua di scarico del motto “la tv padrona non ti dice la verità”. “I giornali servi lo nascondono”. Non considerano, ovviamente, che se la notizia non ha fonti si tratta di una bufala.
Perché no, la notizia non ha riscontri né sulle testate ufficiali né sulle piattaforme di mater ecclesiae. Quando non esiste una fonte ufficiale, ci spiace per la delusione che conseguirà, si tratta di bufala. Bergoglio, Natale e Islam sono una garanzia di click, e gli autori dell’odio lo sanno.
Mentre ridono a un mondo che li accarezza, intenerito. Un mondo che li accoglie, nonostante tutto. Un mondo che, senza le loro bufale, potrebbe migliorare. Essi non lo sanno e ridono, gridano e odiano.
Essi. Solamente essi.
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