Con la scusa della satira, un sito nuovo ai nostri elenchi pubblica una bufala che racconta di un parroco di Bergamo divenuto padre di più di 20 figli e in grado di mantenere relazioni con oltre 600 donne. Il portale segnalato dai nostri lettori è Noi del Sud. L’articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2018:
Don Carlo Scala 55 anni, vive a Bergamo ormai da quattro anni, sacerdote nella Parrocchia di San Giovanni, qualche giorno fa è stato beccato dal marito di una delle sue vittime, infatti era proprio durante i giorni di confessione che nel suo studio si consumavano abusi e incontri di sesso sfrenato con le sue parrocchiane.
Erano da poco passate le 18 quando Maria è stata convinta da don Carlo a fare sesso con lei per cancellare l’obra del peccato che, secondo il prete la donna si portava dietro.
“io non volevo farlo, lui mi ha convita, ha detto che era l’unico modo per trovare il perdono di Dio“, queste le parole della giovane Maria, salvata dal marito che era venuto a prenderla per riportarla a casa.Purtroppo Maria non è la sola donna che ha avuto relazioni di natura sessuale con don Carlo, anzi dopo la denuncia di Maria, si sono fatte avanti tante altre giovani donne che erano state sedotte dal Parroco, tra queste molte sono rimaste gravide e hanno dato alla luce dei bambini che altri non sarebbero se non i figli di don Carlo Scala.
Questo il racconto di Claudia che all’epoca aveva solo 18 anni, e oggi è madre di un figlio di 22, Giovanni, che non sa chi in realtà sia suo padre:
“La mia relazione con questo sacerdote è durata più o meno un anno e mezzo, iniziata perché io ero in crisi profonda a causa della mia famiglia. Ero sprofondata in una depressione da cui non riuscivo ad uscire. Ho conosciuto questo sacerdote, giovane e bello che all’inizio mi ha aiutato dal punto di vista spirituale e mi è stato molto vicino, nel senso più puro del termine. Presto, però, ha cominciato a rivelare un interesse fisico verso di me. Quando andavo a trovarlo nel suo studio ha iniziato a chiedermi degli abbracci, che all’inizio erano fraterni ma che presto sono diventati più profondi e più intimi che poi sono diventati dei veri e propri rapporti sessuali, sempre più violenti e passionali, di li a poco rimasi in cinta. Carlo mi disse che non dovevo preoccuparmi, avrebbe pensato al bambino e a me. Mi trovo un lavoro presso il gli uffici comunali e mensilmente mi mandava un buon assegno, fece studiare nostro figlio Giovanni in una scula di preti e lo fece ammettere alla facoltà di Medicina, dove sta portando avanti i suoi studi”.
Alessandra 25 anni di Milano è un altra delle vittime del prete, non vuole rivelare nulla della sua storia con don Carlo, ma si limita a condividere con noi una riflessione “A letto era una vera e propria furia. In quel momento non avevo dato peso alla cosa, lui era l’unica persona che mi amava, avrei dovuto chiedermi come facesse un sacerdote ad essere così bravo a letto. Dopo sono venuta a sapere che lui ha avuto numerose storie, con numerose donne, tutte usando le stesse modalità”.
In seguito a questi racconti sono partite le indagini da parte della autorità locali, e si è scoperto che don Carlo Scala è padre di oltre 20 figli e ha avuto rapporti con oltre 600 donne tra Milano e Bergamo. La cosa che non tutti sanno, e che la Chiesa tiene a non far trapelare, è che alle madri dei suoi figli è stato dato un buon lavoro, grazie anche alla fitta rete di “amicizie e conoscenze” del giovane parroco, e a tutti i suoi figli è stata data una ottima istruzione e ad oggi occupano ruoli di prestigio tra le amminiztrazioni pubbliche, i più giovani invece vanno a scuola o all’università. Alle domande che sono state poste ai rappresentanti del Vaticano, nessuno ha dato risposta, qualcuno sostiene anche che Papa Francesco sia a conoscenza di tutto ma per non sollevare scandali e infangare il nome della Santa Romana Chiesa, faccia finta di nulla, così che don Carlo Scala continui a mietere vittime.
Parliamo con certezza di bufala in quanto è sufficiente, per i lettori, cliccare sul tasto disclaimer in alto e destra e leggere quanto scritto:
Come gli autori specificano nelle ultime due righe, la fonte citata per questo articolo è una pubblicazione del sito Il Fatto datata 26 novembre 2017. Anche in questo caso, se ci rechiamo sul portale citato e clicchiamo in alto a destra sul tasto Informazioni troviamo:
“Il fatto” non è una testata giornalistica, e non viene aggiornato quotidianamente. Alcune delle notizie riportate potrebbero essere inesatte o inventate a scopo satirico, per far riflettere o semplicemente per divertire. Vogliate comunicarci se qualche contenuto presente nel sito turbi la vostra sensibilità, provvederemo a rimuoverlo o modificarlo.
Come ci fanno notare su Protezione Hoax in un articolo dell’1 gennaio, però, parte del testo della bufala prende ispirazione da un fatto vero accaduto nella comunità di San Lazzaro (Padova) e raccontato da Claudia ai microfoni di Radio Cusano Campus, con riscontro su Affari Italiani, Il Giornale e Secolo d’Italia. Nonostante i diversi riscontri su questo singolo caso (anche su Today), non v’è traccia dell’audio originale delle dichiarazioni di Claudia.
Tutto il resto è pura invenzione. Non abbiamo riscontro dell’esistenza di alcun parroco che risponda al nome usato da Noi del Sud e siamo consapevoli che una notizia di tale portata avrebbe avuto un certo ritorno tra le pubblicazioni delle testate ufficiali. Parliamo, dunque, di una bufala riproposta da un vecchio articolo del sito Il Fatto.
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