Dopo i fatti ci Charlie Hebdo, la Oxford University Press avrebbe decido di bandire la maialina Peppa Pig dai libri scolastici perché offenderebbe ebrei e musulmani?
Il Giornale pubblica, lo scorso 14 gennaio 2015, un articolo dal titolo “Peppa Pig “bandita” dai testi scolastici per non offendere ebrei e musulmani“. Ne riportiamo una parte:
Le nuove linee guida della Oxford University Press, casa editrice che pubblica testi scolastici e prodotti editoriali educativi, mettono il veto sulla rotonda maialina. Tra le indicazioni dettate da Oxford, c’è infatti il divieto di pubblicazione di riferimenti al maiale e alla sua carne per evitare di offendere i precetti religiosi di ebrei e musulmani. Una pessima notizia per gli autori di Peppa Pig, personaggio che negli ultimi anni, grazie anche ad un massiccio lancio di merchandising per bambini, ha spopolato in tutto il mondo (conquistando 180 Paesi, impazzando in tv, cinema, teatro e in libreria con numerose storie).
A citare l’argomento sono anche IlSole24Ore, Il Messaggero, La Stampa, TGCom e altri ancora.
La nostra ricerca nasce dalla domanda di Silvia che ci chiede:
Salve, circola una voce sul web del cartone animato Peppa Pig che dovrebbe essere sospeso per non offendere islamici. Credo sia una bufala grandissima, voi concordate? grazie
Rispondendo a Silvia, innanzitutto non si parla del cartone animato, bensì della pubblicazione dei testi da parte della casa editrice Oxford University Press. Non si parlerebbe solo degli islamici, ma anche degli ebrei. È una bufala? Si, ma rispondiamo di seguito.
Da come viene spiegato dal sito Dailymail.co.uk, in seguito alle linee guida gli autori della Oxford University Press non potrebbero parlare di personaggi come Peppa Pig.
Lo stesso 14 gennaio 2015 il sito della Oxford University Press pubblica una nota dal titolo “Statement about editorial guidelines“:
OUP’s commitment to academic and educational excellence is absolute.
OUP does not have a blanket ban on pigs or pork products in its titles, and contrary to reports, there have been no recent changes to our guidelines in this area.
Our materials are sold in nearly 200 countries, and as such, and without compromising our commitment to educational excellence in any way, we encourage some authors of educational materials respectfully to consider cultural differences and sensitivities.
Guidelines for our educational materials differ between geographies and do not cover our academic publishing.
ENDS
A blog post responding to recent coverage can be found on the Guardian Comment is Free website.
In poche parole, la casa editrice non ha posto alcun divieto di menzione sui maiali e i prodotti di carne suina e non ci sono stati cambiamenti recenti sulle linee guida in merito.
Con un aggiornamento della nota, la casa editrice cita l’articolo pubblicato dal The Guardian dal titolo “No, we haven’t banned books on pigs – but sensitivity is key in global publishing“.
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