Lo scherzo è come l’ospite e il pesce: dopo due giorni puzza. L’aggravante consiste nel fatto che, sulla fiducia, un mese fa avevamo flaggato come beffa un post virale, nonostante per logica preferiamo considerare bufala qualsiasi non-verità diffusa sul web, che sia questa uno scherzo o un esperimento sociale.
Era il 28 agosto quando parlavamo del post sull’inesistente Augusto Boldrini:
Questo articolo non intende puntare il dito contro l’autore del post, che è lo stesso che compare nella foto per provocare il pubblico inventando la storia dell’ennesimo parente di Laura Boldrini. Del resto lo stesso utente aveva pubblicato un secondo post in cui sottolineava l’amarezza provata nel constatare il numero preoccupante di “indinniati”:
Nonostante la nostra tempestiva analisi, il post è sfuggito di mano e ci troviamo costretti a riproporlo come bufala, perché la beffa può dirsi vecchia e conclusa. Il personaggio ritratto è lo stesso autore del post, non il cugino di Laura Boldrini.
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