BUFALA – Artemisia: questa erba uccide il tumore in sole 16 ore – Bufale.net
Una “nuova” panacea contro i tumori o l’ennesima bufala?
Sovente, sui siti di “controinformazione” appare l’ennesima riedizione del mito della “Panacea”, il farmaco teorizzato dagli Antichi Greci come un’infusione miracolosa in grado di risanare ogni malattia, compresi i “Mali Incurabili”
La Storia della Medicina può essere riassunta infatti nel tentativo dell’Uomo di dominare le forze insondabili della malattia, superando i suoi limiti e, col crescere della conoscenza, sconfiggere malattie che solo una generazione fa sarebbero state una condanna a morte.
Come i tumori: molto si è fatto per la lotta al tumore, con tassi di guarigione in crescita per diverse forme tumorali, ma molto c’è ancora da fare.
Intervengono per tanto la bufale: già su questi schermi avrete letto della “Graviola mille volte più forte della chemio” (frase “nonsense” già di suo), di guaritori e “curandere” che raccomandano impacchi ed acidi “fai-da-te” per sciogliere dolorosamente i melanomi (con brani di pelle e carne intorno), iniezioni di bicarbonato ed altri orrori da Medioevo.
Lo scrivente non se la sente di condannare chi viene irretito da simili, evidentemente false, promesse: il dolore rende disperati, e siamo tutti soli davanti al dolore.
Interviene a gamba tesa nel teatro delle Panacee l’Artemisia Annuale, pianta “In grado di sconfiggere il tumore”.
Ciò è falso.
In realtà l’Artemisia Annuale non è un volto sconosciuto della farmacopea: compare come fitoterapico nell’antica Medicina Cinese, a scopi antimalarici, e contiene, effettivamente, alcuni principi attivi sotto studio per la loro eventuale efficacia.
Ma attenzione, il fatto che ancora nel 2011 ci siano stati degli studi, non significa, purtroppo, che essi porteranno a risultati.
Premesso che le differenze tra i vari tipi di tumore sono tali da fare in modo che ogni cancro sia una malattia sé stante, ci sono molte sostanze in grado di distruggere un tumore: ma non tutte queste sostanze sono prive di effetti collaterali, anche gravissimi.
Lo scopo delle terapie attuali, come la Chemioterapia, è raggiungere un livello di discriminazione tale da infliggere alle cellule tumorali un danno maggiore di quello che le cellule circostanti inevitabilmente ricevono, evitando quindi di fiaccare più del dovuto un organismo sofferente, distruggendo alla cieca il sano con il malato.
I principi attivi dell’Artemisia sono pertanto sotto studio anche per questo motivo: la ricerca scientifica dovrà appurare se, effettivamente, i gli esperimenti in vitro porteranno a risultati apprezzabili anche su un organismo sano, e se l’Artemisia non procurerà danni anche al resto del corpo.
E, anche ove questo si rilevi possibile, e sarebbe un evento estremamente desiderato ma non certo, ancora i laboratori di ricerca dovranno riuscire ad impiegare quel principio attivo nel migliore dei modi.
La mente corre alla “scoperta” dell’aspirina, il cui principio attivo, l’acido acetilsalicilico, è presente in grandi quantità nella corteccia di salice: ma laddove l’aspirina è utilissima per molte affezioni, dal semplice mal di testa al coadiuvante per terapie cardiache, l’infuso di corteccia di salice è noto per essere latore di ulcere e danni ai tessuti interni dello stomaco.
E’ quindi presto per urlare al miracolo, ed è una bufala urlare al complotto delle multinazionali “che vogliono negarci la cura”.
E’ vero, le ditte farmaceutiche lavorano secondo la legge di mercato. Proprio per queste hanno interesse a rilasciare un prodotto solo se certe del suo funzionamento: un farmaco ancora embrionale, potenzialmente latore di effetti collaterali sconosciuti ma DEVASTANTI non sarebbe utile a nessuno. Neppure a loro.
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