È arrivata una incredibile ultim’ora, Mario Monti sarebbe stato arrestato PER ALTO TRADIMENTO ALLO STATO, per dei fatti che lo riguardano nel periodo che lo vide in carica come presidente del consiglio, seppur non eletto.
I risvolti dell’indagine sono ancora sconosciuti, ma sicuramente è un filone che continua dalle ultime intercettazioni, che hanno visto l’arresto del sindaco PD di Lodi. Mario Monti sarebbe stato condotto nel carcere, per essere interrogato, e poi riaccompagnato a casa dove è al momento in stato di fermo, ai domiciliari.
Le indagini hanno visto la partecipazione di più di 2000 uomini, e gli inquirenti parlano di una politica “malata e mafiosa, dove non c’è NESSUNO che sia onesto, o non si lasci corrompere. Tutti hanno un prezzo, e ognuno è stato comprato!”
Sono parole pesanti, e tutti non fanno altro che chiedersi se questa accusa di ALTRO TRADIMENTO non possa essere estesa anche ai governi che hanno seguito quello di Mario Monti. Una cosa è sicura, qualcosa si sta smuovendo all’interno della politica italiana, o forse la corruzione è arrivata a tal punto ceh non si può più non intervenire.
Gli inquirenti hanno fatto sapere che il filone di indagini non è concluso, che ancora ci si sta muovendo in tutto il territorio italiano, ma sono molti gli omertosi, o quelli che hanno cose da nascondere, e questo rallenta di molto le indagini.
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Ovviamente la notizia è una bufala.
Vale la pensa spenderci due parole sopra: abbiamo visto in passato molti modi per creare una bufala. Inventare notizie che riguardino personaggi famosi, chiacchierati, invisi alla cronaca o tutte le cose assieme, prendere vecchie notizie e rimaneggiarle in modo che diventino ancora più “interessanti”, o cucire assieme più bufale.
In questo caso siamo al grado zero della bufala: si prendono più “temi caldi” noti all’italiano, una spruzzatina di bufale e mistificazioni comuni e si aggiunge “la bomba”, ovvero la punizione che coinvolge un personaggio noto.
Innanzitutto compare l’eterna diatriba sul “presidente non eletto”: cosa che ignora completamente come la carica di Presidente del Consiglio sia su nomina, e non elettiva.
Segue una strizzatina d’occhio al tema delle intercettazioni, anch’esso caro all’Italiano medio e quindi tale da garantire una condivisione.
Inoltre, forse per un errore, forse per un estremo tentativo di rendere la celia manifesta a chiunque sia in grado di leggere un testo complesso per intero prima di decidere di cliccare “condividi”, il reato ascritto si trasfigura in Altro Tradimento.
Infine, la bufala si chiude con l’eterno appello a “condividere”, per portare clic e condivisioni a chi ne ha divulgato l’appello.
La foto?
Non trovando nulla di meglio l’anonimo burlone, al contrario di suoi colleghi che cercano “foto di repertorio” astrattamente adattabili, ha deciso di cimentarsi nell’arte del Photoshop male scontornato per sostituire il padrino dei Casalesi Michele Zagaria, ritratto in una foto del 2012 che riguarda il suo arresto, con l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti.
La bufala è palese, e non ha neppure dalla sua la verve con la quale Francesco Antonio Garaffoni, vincitore di un premio letterario per i detenuti nel 2012, conquistò l’ambito risultato (ed una pubblicazione in estratto sul quotidiano La Stampa seguita da una pubblicazione integrale sull’edizione telematica) immaginando il Professore accusato ingiustamente di omicidio e che, per tale ragione, stringe amicizia coi compagni di detenzione con cui ha speso un mese delle sua vita mentre il mondo dubitava di lui.