Categorie: Bufala

BUFALA Arrestato il vero mostro di Firenze. Il vero killer bufale.net

Siamo di fronte all’ennesima “perla” del Fatto Quotidaino. Pagina che già dal nome ci fa capire quale possa essere la sua credibilità. Scimmiottando palesemente il nome della testata giornalistica: Il Fatto Quotidiano, si avvale della credibilità di questo noto giornale, per spacciare notizie dalla dubbia veridicità.

Questa volta riporta addirittura in auge il caso del Mostro di Firenze sostenendo la teoria di una riapertura delle indagini che avrebbe portato all’arresto di un nuovo membro del gruppo di assassini, denominato “compagni di merende”.

Il Mostro di Firenze, ricordiamo, “è la denominazione usata dai media italiani per riferirsi all’autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti tra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. Le vittime erano giovani coppie in atteggiamenti intimi.” (fonte: Wikipedia)

Così comincia l’articolo riportato da il Fatto Quotidaino:

“Arrestato uno degli assassini che più ha terrorizzato la vita italiano tra gli anni ’60 e ’80. Molti erano i dubbi sui vecchi imputati e poi condannati “compagni di merende”, è sempre sembrato che vi fosse un tassello mancante perché la vicenda si potesse considerare definitivamente conclusa.”

Controlliamo intanto cosa dice Wikipedia a proposito dell’esito di questo caso; alla voce Provvedimenti nel sommario della pagina, troviamo:

Più avanti, nella stessa pagina troviamo:

“L’inchiesta avviata dalla Procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di 4 duplici omicidi, i cosiddetti “compagni di merende”: Mario Vanni e Giancarlo Lotti, mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per 7 degli 8 duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto ad un nuovo processo d’appello, da celebrarsi a seguito dell’annullamento, nel 1996, della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.”

Due colpevoli condannati dunque: Mario Vanni e Giancarlo Lotti e, allo stato delle cose, un terzo colpevole (Pietro Pacciani) condannato a più ergastoli e morto prima di ottenere un nuovo processo d’appello (ma uno era già stato annullato dalla Cassazione).

Torniamo all’articolo del Fatto Quotidaino, e vediamo come continua:

“Poi, oggi, è giunta l’incredibile notizia: il dna ritrovato su un’arma del delitto corrisponderebbe a quello del dottor Annibale Lettieri, ex professore e dantista (studioso di Dante) di primo livello. Le indagini si sarebbero svolte nel silenzio degli inquirenti per non turbarne il proseguimento. Soddisfatto anche l’ispettore Pazzi che, ai nostri microfoni, ha dichiarato: “Annibale era un pericoloso criminale, da tempo latitante. Viaggiava di continuo, con documenti falsi, fra Firenze e America, dove si nascondeva, per lunghi periodi, a casa di un noto imprenditore della carne, tale Verger. Finalmente è stato ora consegnato alla giustizia. Sulla sua testa pendono molti omicidi, son convinto che avrà l’ergastolo”.

Wikipedia non menziona né il dottor Annibale Lettieri, né tanto meno l’ispettore Pazzi (non nella pagina del Mostro di Firenze, quantomeno, ma ci torneremo), ma l’ “oggi” a cui si riferisce la notizia del Fatto Quotidaino è il 6 Maggio 2016 (data dell’articolo).
Poniamo quindi il caso (improbabile) che la pagina di Wikipedia non sia ancora aggiornata circa questi nuovi sviluppi e quindi cerchiamo altre tracce della notizia mettendo come criteri di ricerca su Google: “Annibale Lettieri”, “Ispettore Pazzi”, “riapertura caso Mostro di Firenze”, per esempio.

La ricerca di Annibale Lettieri non porta a granché (a parte lo stesso articolo del Fatto Quotidaino, ovviamente) se non a qualche profilo Facebook e a un profilo Linkedin di un Medico toscano (da cui probabilmente è stato preso spunto per l’articolo):

 

L’Ispettore Pazzi, per i cinefili come noi non occorrerebbe nemmeno cercarlo, ma lo facciamo comunque per completezza d’informazione, altri non è che un protagonista del film Hannibal, ovvero l’Ispettore Rinaldo Pazzi, che, nel film, scopre la vera identità del Dottor Fell: Hannibal Lecter.

Arrivati a questo punto, non trovate una sospetta assonanza tra il presunto nuovo omicida del caso del Mostro di Firenze: Annibale Lettieri e il personaggio interpretato da Anthony Hopkins: Hannibal Lecter?

Crediamo che tanto basterebbe a bollare la notizia del Fatto Quotidaino come bufala, ma essendo il nostro un sito di controinformazione, vogliamo andare fino in fondo alla notizia.
Del resto le nostre congetture di cui sopra potrebbero anche essere errate e potrebbe trattarsi semplicemente di una clamorosa coincidenza.
Cerchiamo quindi su Google “riapertura caso Mostro di Firenze”.

Effettivamente troviamo diversi risultati, per lo più articoli di testate (in maggioranza online) che riportano notizie di Marzo e Luglio 2015 e di Febbraio 2016. In nessuna di queste, come abbiamo già visto, vengono riportati i nomi di Annibale Lettieri o dell’Ispettore Pazzi, ma è effettivamente vero che, dal 1996 (data della sentenza definitiva) a oggi, sono sorte ipotesi alternative alla sentenza giudiziaria raccolte, in particolare, nel libro di Mario Spezi: “Dolci colline di Sangue” del 2006, dove viene ipotizzato che il mostro sarebbe legato al “clan dei sardi”.
Ipotesi questa, come altre, già riportate e ampiamente descritte nella pagina di Wikipedia del Mostro di Firenze:

Concludendo.

Quello del Mostro di Firenze è sì un caso molto controverso e con molte ombre e contraddizioni rispetto alle sentenze giudiziarie ed è vero anche che vi sono e vi sono state richieste di riapertura del caso alla luce di supposti nuovi elementi, ma è altresì vero che tali richieste non sono, per ora, mai state accolte e tantomeno è mai stato arrestato di recente uno dei presunti assassini legati al Mostro di Firenze.

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