Ci segnalano un articolo pubblicato il 9 Aprile 2017 su News24TG (archive.is):
Preso dopo l’inseguimento il cittadino russo in fuga sulla Romea dopo un altro assassinio
Lo hanno appena arrestato
E’ stato arrestato dopo un altro omicidio nel pomeriggio di sabato 8 aprile, Igor Vaclavic, 41 anni, il cittadino russo in fuga dopo che avrebbe commesso un altro omicidio, dopo quello di Budrio
Mesola (Fe) – E’ stato arrestato al termine di un inseguimento. Igor Vaclavic, 41 anni, cittadino russo, in fuga dopo che avrebbe, secondo le contestazioni, ucciso un tabaccaio a Riccardia di Budrio, nel Bolognese, una settimana fa, sabato 1° aprile.
Nella giornata di sabato 8 aprile Vaclavic si era messo in fuga sulla Romea dopo avere ucciso un componente della polizia provinciale a Mesola e ferito una guardia ecologica volontaria. Vaclavic, cittadino russo espulso due volte, mai andatosene e ora sospettato di essere l’omicida di Davide Fabbri, 52 anni, il tabaccaio di Riccardina di Budrio, Bologna, ucciso nel corso di una rapina finita male sabato 1° aprile.
Era stato cacciato dall’Italia per la prima volta nel 2010, appena finita di scontare la pena per una rapina commessa in Polesine nel 2007 armato di balestra. Poi ancora nel 2012. Provvedimenti ai quali non avrebbe mai ottemperato. Se ne sarebbe dovuto andare dall’Italia nel 2010, terminato di scontare la pena per una rapina in Polesine del 2007.
Di questo parlava il provvedimento disposto dal questore di Rovigo a carico di Igor Vaclavic, 41 anni, cittadino russo. Un provvedimento rimasto lettera morta, mai rispettato dal diretto interessato. Una vicenda che torna d’attualità ora che il 41enne viene cercato in tutta Italia, in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di Davide Fabbri, il tabaccaio di Riccardina di Budrio, nel Bolognese, ucciso nel corso di un tentativo di rapina finito male.
Nella serata di sabato 8 aprile il tragico epilogo. Dopo avere ucciso un poliziotto della polizia provinciale di Ferrara, a Mesola, e ferito una guardia ecologica volontaria, Vaclavic era scappato in Romea su un pick up bianco.
Niente di più inventato e ben mirato a cavalcare l’onda mediatica che la vicenda di Igor Vaclavic, noto alla stampa come Igor il Russo, ha scatenato in questi giorni. Il killer è oggetto di una caccia all’uomo in tutto il ferrarese dopo essersi macchiato degli omicidi di Davide Fabbri a Budrio il 1° Aprile e di Valerio Verri a Portomaggiore il 9 Aprile.
Dalle identità molteplici – in rete si fa chiamare Ezechiele Norberto Feher – aveva già conosciuto il carcere per aver portato a termine alcune rapine. Il 13 Dicembre 2010 era uscito dal carcere e il questore di Rovigo aveva firmato il suo decreto di espulsione, mai messo in pratica. La sua storia criminale è raccontata sul Corriere nell’articolo “L’assassino in fuga, ecco chi è il killer fantasma“.
Non vi è stato alcun arresto. La caccia a Igor il russo è ancora in corso tra le province di Bologna e Ferrara, con cani molecolari che – secondo l’Ansa – si fermano sulla riva dei corsi d’acqua. Il Comandante Generale dell’Arma Tullio del Sette riferisce che centinaia di persone sono impiegate in più turni per trovare il latitante, coordinati dalla caserma di Molinella.
Nessun arresto, solo tanta voglia di click. Bufala, dunque.
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