BUFALA Aquarius: una nave negriera – bufale.net
È sotto gli occhi di tutti il triste viaggio dell’Aquarius: quello che è altrettanto sotto gli occhi di tutti è la perversa gara dei viralizzatori di ogni risma, genere ed ambiente per avere lo scoop più sugoso.
Uno scoop infatti fa tanti likes, tanti likes fanno tante condivisioni, tante condivisioni fanno tanti clic, e qualcuno pensa di aver trovato il cheat code dei soldi facili una calunnia anonima alla volta
L’Acquarius (sic!) è una nave negriera: l’equipaggio incassa il compenso solo se il viaggio si conclude in Italia, non nel porto più vicino. Per questo non è andata a Malta e ora non vuole andare a Valencia. Per questo non ha accettato di sbarcare donne e miniori e far salire a bordo gli aiuti, come offerto dal Governo Italiano. Le persone a bordo rendono solo se consegnate a destinazione e solo se non si crea il pericoloso precedente del respingimento. Altrimenti possono stare in mare e magari morirci.
Lasciamo preliminarmente la parola al mai abbastanza compianto Gary Coleman
Indubbiamente, che cosa stai dicendo Willis.
Questo melange di bufale è così contorto che non possiamo che cercare di spacchettarlo, iniziando dalle più plateali.
L’Aquarius avrebbe rifiutato gli aiuti del Governo? Falso!
#Aquarius riceve rifornimenti di cibo coordinati dalle autorità di soccorso italiane. L’Intenzione di MRCC #Italia è di trasferire alcune persone dalla #Aquarius su navi italiane e dirigersi in #Spagna insieme. Chiediamo agli Stati Europei di dare priorità alla vita delle persone pic.twitter.com/fETSgBUxM4
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) June 12, 2018
A chi vogliamo credere, ad un tweet con foto di Medici Senza Frontiere che mostra il ricevimento dei rifornimenti sulla nave, o ad un post anonimo che rimbalza di profilo in profilo senza alcuna firma e che sbaglia anche il nome della nave?
L’Aquarius lavora per soldi perché le ONG vengono pagate dagli scafisti? Falso! Se avessimo un centesimo per ogni diffamatore seriale bugiardello che viene, anche da noi a millantare che siamo pagati da questo o quell'”ente disinformatore” salvo poi fuggire con la coda tra le gambe quando gli chiediamo di produrre contabili, oggi potremmo comprare un atollo privato e degli squali con dei laser sulla testa.
Invece non possiamo, ma voi potete liberamente riscontrare i bilanci delle ONG, come indicato dai reporter del Corriere della Sera.
E potete seguire il reportage di Marco Rizzo, giornalista, il quale vi fornirà la situazione aggiornata ed un po’ di specifico fact checking preso in loco
Voglio fare due appunti. Tra ieri e oggi si stanno diffondendo un sacco di bufale e fake news. Alcune partono dai social. Come forse sapete c’è gente che dedica il proprio tempo a creare immagini fasulle. C’è quella mitica del finto scontrino del Cie di Lampedusa, altre meno sofisticate come quella scritta su fondo giallo che in queste ore dice che l’Aquarius non “vuole” attraccare in Italia perché “non prenderebbe dei soldi”. È falso. È falso per almeno due basiche ragioni facilmente comprovabili:
• Le operazioni (come detto fino allo sfinimento) sono coordinate da MRCC Roma, ossia dalla Guardia Costiera. Abbiamo già detto quanto queste ultime mosse vadano contro i trattati internazionali, eppure è stata MRCC a tenere in stand by Aquarius, sentirsi dire l’appunto del capitano che 4 giorni di navigazione erano troppi, mandarla comunque a Valencia (suppongo, e sottolineo suppongo, dietro nuovi accordi internazionali). Non oso immaginare la confusione all’MRCC in queste ore, certificata da comunicazioni contraddittorie anche verso l’Aquarius. Non ho paura a dire queste cose perché queste comunicazioni sono registrate.
• In ogni caso, chi spaccia quella menzogna non si capisce su quale base lo faccia. I bilanci delle Ong sono pubblici. Questi “soldi” così vaghi che si dovrebbero ricevere da dove arrivano? come? a chi? perché? Ma davvero a nessuno viene il dubbio, condividendo con un click un testo DIFFAMATORIO, che sia falso?
Segue, inoltre, sul presunto rifiuto a scaricare una serie di Tweet di Medici Senza Frontiere
MSF non ha rifiutato di evacuare dalla Aquarius donne incinte e casi vulnerabili. Dopo la richiesta delle autorità italiane, abbiamo fornito informazioni sul numero delle donne incinte e degli altri casi vulnerabili che si trovavano a bordo 1/2
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 13 giugno 2018
Sei donne incinte, 123 minori non accompagnati, 11 bambini e oltre 15 persone con ustioni chimiche gravi. Il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (MRCC) ha risposto che sarebbero state trasferite solo le donne incinte, senza i loro mariti.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 13 giugno 2018
Abbiamo sottolineato l’importanza di non separare le famiglie e di non effettuare evacuazioni contro la volontà delle persone. Non abbiamo più ricevuto risposta dalle autorità italiane né alcuna conferma. La situazione medica generale era comunque stabile.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 13 giugno 2018
La cosa più importante era fornire al più presto un porto sicuro per tutte persone vulnerabili a bordo, che erano in mare da venerdì e sopravvissute alla pericolosa traversata del mare.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 13 giugno 2018
Secondo diritto internazionale, un’operazione di soccorso si conclude solo quando tutte le persone soccorse raggiungono un porto sicuro.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 13 giugno 2018
Come vedete, le fonti ci sono tutte, e non c’è bisogno a credere in sgrammaticate, anonime, calunnie.
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