BUFALA Alberto Neri dice: “Non ha detto niente di sbagliato, ha ragione” – bufale.net
I viralizzatori ed altri bufalari non hanno ritegno: basta ondeggiargli davanti una tragedia che ecco diventano pronti a sfruttarla per un facile rientro pubblicitario.
E dinanzia alla notizia da noi confermata proprio ieri dell’aspirante mediatore culturale (confidiamo presto sanzionato per la gravità delle sue parole con la massima durezza e privato della possibilità di collaborare con associazioni e cooperative) che sminuiva apertamente la portata di un gesto grave come lo stupro ecco che appare un viralizzatore a dargli nuova visibilità per saltare sul carretto del vincitore.
Non ha detto nulla di sbagliato, a livello biologico ha ragione
Dichiara tale Alberto Neri, sedicente iscritto al PD di Roma.
Avrete notato che non abbiamo censurato il nome: semplicemente, la nostra regola di non dare visibilità a persone determinate non si applica quando le persone non esistono.
Come rivelano i solerti giornalisti di NextQuotidiano, “Alberto Neri” è un account fake, uno dei tanti viralizzatori della rete che inventato un personaggio lo rende sgradevole ed oltraggioso per crologiarsi nell'”Indinniazione” mossa dalle sue azioni.
Non si comprenderebbe altrimenti come un presunto iscritto al PD, quindi parte di un partito di maggioranza sia diventato improvvisamente ignaro che la Kyenge non è più un ministro da tempo immemorabile e per questo posti vecchi articoli di VoxNews (portale a noi noto non esattamente di centro sinistra…)
E neppure possiamo ritenere che una figura asseritamente “di partito” si crogioli nel diffondere allegramente le fake news più debunkate del momento come il “reddito di cittadinanza per migranti”
Insulti anticlericali rivolti a santi particolarmente amati
L’ennesima bufala del genere dichiarazioni oltraggiose attribuite a politici noti
E che tra foto in pieno stile “Tamarro” alla sua colazione ed alla spiaggia delle sue vacanze si concede il lusso di portare il suo show in giro per le pagine di personaggi reali della politica, trollando ad esempio i lettori della pagina ufficiale di Matteo Salvini per un po’ di likes facili
Un personaggio in cerca d’autore, sostanzialmente, il cui gioco questa volta si è spinto troppo in là per soprassedere,
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