La pagina Facebook Stile Inter il 16 luglio ha pubblicato un post secondo il quale Cristiano Ronaldo, il nuovo acquisto della Juventus, sarebbe stato arrestato:
Il post include un link a un articolo del sito collegato alla fanpage:
Il Fisco spagnolo non molla Cristiano Ronaldo: “Il suo trasferimento alla Juventus non cambia i suoi problemi legali”.
L’arrivo di Cristiano Ronaldo segna sicuramente una nuova era in casa Juventus, che ora potrà dare la caccia alla Champions League con l’uomo simbolo delle ultime edizioni. Il Fisco spagnolo non concede però una tregua al fuoriclasse portoghese nonostante l’ultimo patteggiamento.
La lunga battaglia giudiziaria si era chiusa con il pagamento della somma a seguito del patteggiamento, ma il segretario generale del sindacato del ministero delle Finanze spagnolo Jose Maria Mollinedo avvisa CR7 ai microfoni di ‘Marca’.
“Il suo trasferimento in Italia non cambia i suoi problemi col Fisco: se venisse emesso un mandato di arresto, sarebbe attivabile anche lì. I suoi avvocati lo difenderanno in Spagna e controlleremo anche il suo operato sul suolo italiano”.
La condanna con la condizionale non ammette altri passi falsi per Ronaldo con la giustizia iberica. Tra le cause del suo addio a Madrid potrebbe esserci proprio il mancato supporto del club Blancos durante questa vicenda.
In pratica, Cristiano Ronaldo non è stato arrestato e il contenuto dell’articolo cade in netta contraddizione con il post pubblicato sulla pagina. La fonte citata è un articolo del 14 luglio pubblicato sul sito Goal.com, dal quale Stile Inter fa copia-incolla.
Erano il 31 luglio 2017 quando Corriere della Sera riportava che il campione portoghese era accusato di evasione fiscale per un totale di 14,7 milioni di euro, secondo il fisco spagnolo. Le indagini si erano concentrate su un trasferimento di oltre 150 milioni tra il 2009 e il 2014 sui conti di una finanziaria delle Isole Vergini britanniche, dei quali ne risultavano dichiarati solo 22. Ronaldo si ritrovò, dunque, con quattro capi d’imputazione fiscale.
Secondo SkySport la vicenda si concluse con un assegno di 18,8 milioni di euro versato all’Agenzia delle Entrate da parte dello stesso Ronaldo, nell’attesa della firma dell’accordo da parte del nuovo direttore dell’Agenzia. La testata spagnola Marca, tuttavia, riferisce che José María Mollinedo, segretario di GESTHA (Unione Tecnica del Ministero delle Finanze) non è ancora lontano dalle sue responsabilità col fisco spagnolo e che, alla presenza di accertamenti definitivi, potrebbe scattare l’arresto.
Parliamo dunque di bufala acchiappalike, in quanto Cristiano Ronaldo non è stato arrestato ma, nelle parole di Mollinedo, potrebbe essere emesso un mandato nei suoi confronti.
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