Si torna a parlare di aborto alla nascita (argomento ripreso anche il 9 febbraio 2019 dalla nostra Redazione). In particolare, ci viene presentato il seguente articolo, targato Notizie Pro-Vita, di cui riportiamo le parti salienti:
Durante l’ultimo dibattito televisivo per le elezioni presidenziali negli USA, la Clinton ha espressamente difeso il “partial birth abortion“, cioè l’aborto al nono mese di gravidanza, per effettuare il quale il bambino viene ucciso dal chirurgo nel momento in cui lascia il grembo materno.
Chirurgo per modo di dire: pensare che sia un medico che schiaccia il cranio del neonato o gli spezza la colonna cervicale, fa una certa impressione… Chissà se Mastro Titta (il boia di Rugantino) accetterebbe di considerarlo suo collega…
Nonostante dati di fatto che dimostrano che questo tipo di infanticidio (bisognerebbe chiamarlo sempre così, l’aborto) accade nella maggior parte dei casi su bambini sani con madri sane, la Clinton ha affermato che l’aborto a nascita parziale è necessario per la vita o la salute della madre (per la stessa “salute femminile” per cui, secondo la candidata presidente, l’aborto andrebbe incentivato a livello mondiale): evidentemente non ha letto le statistiche che evidenziano il fatto che detta procedura molto spesso danneggia fisicamente – sovente uccide – le donne che vi si sottopongono. E neanche conosce i gravi danni fisici e psichici che l’aborto arreca alle donne.
«La sentenza Roe v. Wade stabilisce molto chiaramente che non ci devono essere leggi che limitano l’aborto», ha detto la Clinton in TV. «Il Governo non deve immischiarsi nelle decisioni più intime e personali delle donne, né può limitare la vita o la salute delle donne», ha aggiunto, [“dimenticando” (volutamente?) i diritti dei bambini e il fatto che lei stessa ha ricevuto un notevole incentivo dalla multinazionale dell’aborto Planned Parenthood…].
In questo modo ha difeso il suo impegno e il voto dato a suo tempo per ripristinare e poi mantenere la legalità dell’aborto a nascita parziale che l’amministrazione Bush aveva vietato e che Obama aveva reintrodotto. E grazie al quale la PPF fa i soldi, vendendo il cervello dei bambini, come documentato nei video che hanno suscitato scalpore in tutto il mondo (attenzione, i contenuti sono molto forti).
La verità è che non c’è alcuna ragione medica per una donna incinta di avere un aborto a nascita parziale: è in realtà un parto a tutti gli effetti. Quello che è ragionevole e può accadere e accade è che in casi molto particolari si anticipa la nascita del bambino, senza bisogno di schiacciargli la testa al momento…
Tutto il consesso medico sa perfettamente che la pericolosità dell’aborto – che è deleterio per la madre anche quando avviene all’inizio della gravidanza, anche quando avviene “in pillole” – aumenta esponenzialmente con il protrarsi della gravidanza. In più, nell’aborto a nascita parziale per procedere all’uccisione del bambino “legalmente”, cioè affinché tecnicamente la testa del piccolo sia ancora nel corpo materno, quando viene schiacciata, bisogna far rivoltare il bambino e farlo nascere podalico. Anche un somaro sa quanto questa procedura sia innaturale e facilmente comprende quanto possa essere pericolosa. Infatti, persino uno dei principali operatori di aborto della nazione ha detto che l’aborto a nascita parziale non è sicuro per la donna (parlando alla American Medical News, nel 1995, Warren Hern).
Ma si sa: i sostenitori dell’aborto sono spesso usi a difendere l’indifendibile, accecati dall’ideologia e votati probabilmente al Male.
Incerti se usare il tag disinformazione o bufala, alla fine abbiamo deciso per il tag bufala anche solo per una sostanziale ragione: la Clinton non ha mai detto le frasi attribuitegli dalla testata.
Ci sono anche altre ragioni che analizzeremo, che rendono l’articolo sottoposto a fact checking sostanzialmente errato nelle sue parti essenziali, ma concentriamoci per prima sulla frase della Clinton, che, come riportato nell’estratto del discorso elettorale liberamente reperibile qui non è affatto una frase della Clinton, ma un motteggio che Trump ha dedicato nel finale per riassumere in modo derisivo le frasi della Clinton
Clinton: I strongly support Roe v. Wade, which guarantees a constitutional right to a woman to make the most intimate, most difficult in many cases decisions about her health care that one can imagine. And in this case it’s not only about Roe v. Wade. It is about what’s happening right now in America. So many states are putting very stringent regulations on women that block them from exercising that choice to the extent that they are defunding Planned Parenthood, which, of course, provides all kinds of cancer screenings and other benefits for women in our country.
Clinton: Io supporto con forza Roe v. Wade, che garantisce il diritto costituzionale di ogni donna di prendere la decisione più intima e difficile che in molti casi si possa fare con riguardo alla propria salute. E questo caso non riguarda solo Roe v. Wade, riguarda quello che accade ora in America. Ci sono così tanti stati che impongono regole così stringenti sulle donne che le impediscono di esercitare quella scelta, fino al punto di privare di fonti Planned Parenthood, associazione che, naturalmente, fornisce ogni tipo di test contro il cancro ed altri benefici per le donne nel nostro paese.
Donald has said he’s in favor of defunding Planned Parenthood. He even supported shutting the government down to defund Planned Parenthood. I will defend Planned Parenthood. I will defend Roe v. Wade, and I will defend women’s rights to make their own health care decisions.
Donald ha detto di essere a favore della rimozione dei fondi. Si è espresso a favore di escludere il governo per togliere fondi a Planned Parenthood. Io la difenderò, come difenderò Roe v. Wade, e difenderò il diritto delle donne di compiere le loro scelte.
Wallace: Secretary —
Wallece: Segretario…
Clinton: And we’ve come too far to have that turn back now. Indeed, he said women should be punished, that there should be some form of punishment for women who obtain abortions. And I could just not be more opposed to that kind of thinking.
Clinton: Abbiamo fatto troppa strada per arrenderci ora. Lui ha appena detto che le donne devono essere punite, che devono essere punite per aver abortito, ed io non posso che oppormi a un simile pensiero.
Wallace: I’m going to give you a chance to respond, but I want to ask you, Secretary Clinton, how far you believe the right to abortion goes. You have been quoted as saying that the fetus has no constitutional rights. You also voted against a ban on late-term partial-birth abortions. Why?
Wallace: Le darò una chance di rispondere, ma voglio chiedere, Segretario Clinton, fino a quanto si può parlar edi aborto? Dicono che lei ha detto che il feto non ha diritti, e che ha fotato contro un divieto sull’aborto tardivo, perchè?
Clinton: Because Roe v. Wade very clearly sets out that there can be regulations on abortion so long as the life and the health of the mother are taken into account. And when I voted as a senator, I did not think that that was the case. The kinds of cases that fall at the end of pregnancy are often the most heartbreaking, painful decisions for families to make. I have met with women who toward the end of their pregnancy get the worst news one could get, that their health is in jeopardy if they continue to carry to term or that something terrible has happened or just been discovered about the pregnancy. I do not think the United States government should be stepping in and making those most personal of decisions. So you can regulate if you are doing so with the life and the health of the mother taken into account.
Clinton: Perché Roe v. Wade dice che ci possono essere norme che disciplinano e limitano l’aborto finché la vita e la salute della madre sono prese in considerazione. E quando ho votato come senatrice, non pensavo che quello fosse il caso. Quei casi che accadono alla fine della gravidanza sono i più dolorosi, latori delle decisioni più tristi che una famiglia possa fare. Ho incontrato donne che sul finire della gravidanza hanno udito la peggiore notizia che qualcuno possa sentire, che la loro salute era in grave pericolo se avessero proseguito o che qualcosa orribile era appena accaduto o era stato scoperto con riguardo alla gravidanza. Io non penso che gli Stati Uniti dovrebbero intromettersi e fare proprie quelle decisioni così personali. Gli Stati Uniti possono farlo, ma devono tenere presente la vita e la salute della madre.
Wallace: Mr. Trump, your reaction, and particularly on this issue of late-term partial birth abortion.
Wallace: Signor Trump, la sua reazione, in particolare sul problema dell’aborto tardivo.
Trump: I think it’s terrible if you go with what Hillary is saying in the ninth month you can take the baby and rip the baby out of the womb of the mother just prior to the birth of the baby.
Trump: Penso sia orribile perché Hllary sta dicendo che al nono mese di gravidanza puoi prendere il bambino e strapparlo dal grembo materno appena prima della nascita del bambino.
Now, you can say that that’s okay, and Hillary can say that that’s okay, but it’s not okay with me. Because based on what she’s saying and based on where she’s going and where she’s been, you can take the baby and rip the baby out of the womb in the ninth month, only the final day. And that’s not acceptable.
Ora puoi dire che è ok, Hillary può dire che ok, ma per me non è ok. Perchè secondo quello che lei sta dicendo e secondo quello che ha fatto e chi è stata, tu puoi prendere il bambino e strappare il bambino dal grembo materno nel nono mese, giusto il giorno finale, e questo non è accettabile.
Clinton: Well, that is not what happens in these cases. And using that kind of scare rhetoric is just terribly unfortunate. You should meet with some of the women that I’ve met with. Women I’ve known over the course of my life.
Clinton: Veramente non è quello che accade in questi casi. Ed usare questa retorica allarmistica e spaventosa è una cosa molto deprecabile. Dovebbe incontrare alcune delle donne che ho incontrato. Donne che ho conosciuto nella mia vita.
This is one of the worst possible choices that any woman and her family has to make. I do not believe the government should be making it. I’ve been to countries where governments forced women to have abortions like they did in China or force women to bear children like they used to do in Romania. I can tell you the government has no business in the decisions that women make with their families in accordance with their faith, with medical advice, and I will stand up for that right.
Questa è una delle scelte peggiori che una donna e la sua famiglia possa fare. Non credo dovrebbe farla il governo. Sono stata in stati dove i governi costringono le donne ad abortire, come faceva la Cina, o dove costringono le donne a portare a termine le gravidanze come faceva in Romania. Io dico che il governo non ha potere sulle decisioni che le famiglie fanno secondo la loro fede, con l’ausilio medico, e combatterò per loro.
In realtà, come si vede dall’estratto e come si può ascoltare direttamente dalla fonte da cui è stato trascritto parola per parola, a parlare di uccidere i bambini appena usciti dal grembo al nono mese è stato, ripetutamente, Donald Trump durante il dibattito elettorale, interpretando le frasi di Hillary Clinton, la quale ha sostanzialmente parlato di un solo caso particolare dicendo sostanzialmente che, nei casi in cui portare a termine la gravidanza comporterebbe un grave danno alla salute della madre è ragionevole e consentito per la madre evitare quello che, a tutti gli effetti, sarebbe un inutile suicidio.
Anche la teoria di Trump, rilanciata dal sito, secondo cui l’aborto tardivo è uccidere un bambino al nono mese è inoltre erronea: la partial birth abortion viene infatti descritta come una pratica che viene, ove strettamente necessario per evitare un grave danno alla salute materna, praticata nel secondo semestre, e attualmente illegale negli USA.
Come si è visto, Hillary Clinton non ha mai parlato di un’abolizione completa dell’attuale Partial-Birth Abortion Ban Act, e neppure ha parlato di aborti al nono mese.
Ha semplicemente dichiarato, cosa diversa ma parzialmente tangente che in ogni caso in cui la scelta è tra la vita e la salute della madre ed una potenzialità di parto, specialmente se problematico e quindi con scarse possibilità di successo, diventa illogico sacrificare la vita di una donna per una mera petizione di principio.
EDIT: Abbiamo ricevuto replica a questo articolo, per correttezza riportiamo con breve replica, allo scopo di offrire un diverso punto di vista
Spett. Redazione,
non so se la vostra politica prevede il diritto di replica: in ogni caso io provo a segnalarvi questi linkhttp://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/aborto-alla-nascita-si-proprio-cosi-la-clinton-e-daccordo/http://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/aborto-tardivo-cosi-fanno-in-usa-anche-grazie-alla-clinton/in cui spieghiamo in modo dettagliato perché il nostro articolo non è una bufala. Dentro trovate anche il link al video di you tube (sentitelo in inglese, per favore).La Clinton è favorevole all’aborto fino alla nascita (con le tecniche che si usano nel caso…), a prescindere dalla salute della donna.
Certamente, non siete tra quei “sordi che non vogliono sentire”, né sarete accecati dal politicamente corretto…Comunque grata per il vostro impegno civico, vi saluto cordialmente
Francesca Romana Poleggi
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