BUFALA Il 91% degli immigrati che sbarca in Italia è affetto dal morbo di Onan

Fermi.

Lo sappiamo e vi diamo una pacca consolatoria sulla spalla. Non si può credere a post del genere, ma se siamo qui, sulla nostra scrivania a picchiare violentemente sui caratteri della tastiera per tirare fuori questo è articolo è perché diventa necessario.

Siamo di fronte all’ennesima bufala del mendicante del web. Nasce sempre tutto da uno scherzo, da una cosa divertente da postare sul proprio profilo o sulla propria pagina social umoristica per divertire, fare il verso alle bufale web e mettere in esame gli altri utenti. Accade, però, e accade sempre, che la cosa sfugga di mano e finisca sulla Home di qualche utente non in grado di cogliere i vari elementi che tradiscono la bufala.

Dopo un Bruce Dickinson degli Iron Maiden nei panni di Giuseppe Boldrini, oggi Stevie Wonder e Ray Charles diventano due esempi di immigrati affetti da morbo di Onan. E sì, noi dobbiamo fare debunking anche su questo.

Andiamo per ordine:

  • Stevie Wonder, classe 1950, è un compositore statunitense non vedente dalla nascita a causa di una retinopatia insorta a causa di difficoltà durante la nascita. Tra i suoi capolavori ricordiamo Superstition:
  • Ray Charles, scomparso a Beverly Hills nel 2004, a otto anni perse la vista per un tracoma ed è uno dei pilastri della musica soul. Tra i suoi capolavori ricordiamo Hit the road, Jack:

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  • Il morbo di Onan non esiste. Il viralizzatore ha preso ispirazione dalla parola onanismo, vocabolo che prende origine dal personaggio biblico di Onan che secondo le Scritture ricorse al coito interrotto per non procreare. Il termine “onanismo” viene dunque usato per indicare un metodo contraccettivo, ma talvolta viene impropriamente associato alla masturbazione.

Il viralizzatore ha associato la cecità all’onanismo secondo la consuetudine di sostenere che un’eccessiva masturbazione riduca le capacità visive. Il viralizzatore, inoltre, ha fatto leva sull’inarrestabile “indinniazione” web fatta di post che trattano di immigrazione oggi, di Laura Boldrini ieri e di entrambi domani.

Può nascere da uno scherzo, ripetiamo, ma questo genere di contenuti sfugge sempre troppo al controllo dell’autore e diventa una falsa realtà alla quale troppi utenti finiscono per credere, ignorando totalmente l’esistenza di Stevie Wonder, Ray Charles e del loro monumentale contributo alla musica, che in queste circostanze viene violato indegnamente. Siamo costretti, dunque, a parlare di bufala.

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