Brutto scivolone del PD Lazio con il bimbo immigrato che vuole ballare al Papeete
Sta girando sui social in queste ore un post a quanto pare pubblicato dal PD Lazio e che a conti fatti rappresenta un brutto scivolone per quello che al momento è la seconda realtà politica del Paese in termini di preferenze. Seppur il tutto debba essere contestualizzato alla sezione Lazio. Di recente è capito di parlare del Partito Democratico soprattutto a causa di alcuni attacchi diretti da parte di Salvini, ma quest’oggi la situazione si è ribaltata, come forse avrete già percepito attraverso l’immagine che abbiamo pubblicato ad inizio articolo.
Come il PD Lazio ha voluto “colpire” Salvini
Sostanzialmente, il tweet in questione intende sicuramente mandare un messaggio “positivo” dal punto di vista del Partito Democratico. Tutto ruota attorno alla cancellazione dei decreti sicurezza voluti dallo stesso Salvini, accompagnando l’immagine di un bambino immigrato con la frase “anche lui vuole ballare al Papeete“. Chiaro il riferimento da parte del PD Lazio al luogo in cui Salvini tende a trascorrere parte delle sue vacanze, ma è chiaro che pochi potessero apprezzare l’utilizzo strumentale del volto di un bambino.
Non è un caso che il tweet da parte del PD Lazio sia stato cancellato prontamente, ma da web archive risulta effettivamente pubblicato (non si sa per quanto tempo prima della scontata rimozione) nella modalità che vi stiamo descrivendo. Uno scivolone da parte del Social Media Manager del PD Lazio, che probabilmente avrebbe meritato una spiegazione ufficiale tramite altro post, se non le scuse ufficiali del partito.
Nel frattempo, abbiamo provato ad ascoltare anche esponenti del PD Lazio, nel tentativo di ottenere una presa di posizione ufficiale su quanto avvenuto. Questo, al fine di comprendere le ragioni che abbiano portato il team social ad utilizzare l’immagine di un bambino immigrato, associandolo al luogo in cui lo stesso Salvini trascorre parte delle sue ferie estive. Vi aggiorneremo appena ne sapremo di più.
La replica
Raggiunto dal polverone, il Partito Democratico del Lazio ha pubblicato una replica su Facebook pochi minuti fa:
CONTA CIO’ CHE VIENE LETTO, NON QUELLO CHE SI VOLEVA DIRE
Questo post, realizzato da un giovane collaboratore dei social della Provincia di Roma e rilanciato dai social del PD Lazio, nelle intenzioni, voleva – con forza comunicativa – rivendicare il diritto dei bambini africani a vivere la propria vita in ogni sua sfaccettatura, anche la più leggera e scanzonata. Cosa che faceva l’ex Ministro Salvini mentre teneva gli immigrati dietro a delle reti o sui ponti di navi sotto il sole a 40 gradi.Ma non è stato letto così, ne prendiamo atto, sia chi lo ha fatto che chi lo ha rilanciato.
Se abbiamo, come abbiamo, ferito delle sensibilità chiediamo scusa.
Ci è chiaro che la scala dei diritti di tutti gli esseri umani parte dal diritto di vivere, bere, mangiare, studiare, lavorare, poter scegliere di avere una famiglia e dei figli e che l’ultima esigenza è divertirsi.
Abbiamo fatto la scelta, risultata sbagliata, di usare l’ultima delle esigenze perché – assieme al mangiare – è la prima delle esigenze di chi ha leso per 15 mesi e cinque giorni i diritti di tanti esseri umani.
Non essere capiti è sempre colpa di scrive e mai di chi legge.
Scusate ancora.
Il PD Lazio si è dunque scusato.
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