Bufala

Bonus famiglia a tutti gli italiani che per legge devono ospitare i clandestini

Bonus famiglia a tutti gli italiani che per legge devono ospitare i clandestini è una bufala del genere più grottesco possibile.

Davvero, se stiamo discutendo di questa bufala non è certo perché non ne sia palese la menzogna (anche se ci tocca evidenziare un certo seguito), ma per i meccanismi che adotta.

Meccanismi che dimostrano come le bufale tendano a fiorire in un clima socioculturale assai basso, nutrendosi di ignoranza, pregiudizio e dell’analfabetismo funzionale più puro. Quello descritto come la totale incapacità di comprendere l’attendibilità di un testo, o anche solo il suo contenuto, senza ricorrere alle categorie dell’esperienza personale interpretate nel modo più becero.

La bufala

Bonus famiglia a tutti gli italiani che per legge devono ospitare i clandestini

E se c’è una cosa che si avvicina ad essere un vero e proprio Megazord dell’Analfabetismo Funzionale applicato alla propaganda politica, è il meme di Bonus famiglia a tutti gli italiani che per legge devono ospitare i clandestini

Iniziamo ad analizzare il testo

Luigi di Maio..sono d’accordo con il Premier Conte

ci sono molte famiglie italiani con un nucleo familiare inferiore rispetto ai mq della casa e molte stanze in piu..faremo una legge in come accordo col PREMIER conte, che prevede un bonus famiglia a tutti gli italiani che per legge devono ospitare i clandestini..per noi sono esseri umani e hanno bisogno del vostro bagno,della vostra cucina ecc.ecc

Preliminarmente, abbiamo un solo commento, e lasciamo la parola ad un esperto

“Non si riesce a capire un ca**o! Senza le maiuscole, senza i punti!”

Siamo di fronte ad uno sgrammaticato centone di tutte le bufale più famose contro Laura Boldrini rilette in salsa Sovranisto-popolar-analfabeta in un testo così potente nel suo Analfabetismo Funzionale che le più semplici regole grammaticali vengono annientate alla sua presenza.

La spiegazione: la psicologia della bufala

Siamo di fronte infatti di fronte ad un centone di parole chiave viralizzabili. E messe tutte di fila senza alcuna attenzione per le minime regole di ortografia: famiglie italiani (sic!), Premier Conte, leggi, bonus famiglia, clandestini, e persino la deformazione del motto restiamo umani che abbiamo capito essere per i Cattivisti da Tastiera un anatema pari solo alla croce per i vampiri.

Il tutto incartato nella forma familiare del Televideo: in tempi precedenti Wikipedia e per molte generazioni pre-informatiche l’unica fonte di informazione riconosciuta.

Immaginiamo un Italiano medio di livello culturale infimo che non abbia mai letto un giornale in vita sua, non sappia neppure accedere ad Internet selezionando le fonti e che ritenga il Televideo un Vangelo moderno.

Insomma, l’equivalente moderno dell’anziano degli anni ’50 che, acquistata la sua prima TV con tanti sacrifici indossava il vestito buono ogni sera cercando di farsi notare dalle graziose Signorine Buonasera convinto che se lui poteva ammirare loro, loro avrebbero potuto con qualche magico artificio vedere lui.

Ed immaginiamo un tale che disponga sul cellulare dell’app Crea Televideo Scherzo – Teletext Fake Android. App che il sottoscritto ha avuto modo di provare, e che ancora non ha disinstallato da un vecchio cellulare. Con tale app puoi creare perfette imitazioni della pagina media di Televideo

Come questa…

Riconoscibili solo per le difformità nel carattere della data, che noterete essere lo stesso della bufala indicata.

A questo punto, per chi crede nel feticcio dello “screen del Televideo” è fatta. Ti crederà anche di fronte ad uno scartafaccio pieno di errori ortografici orrendi.

Ti crederà anche se parli di bonus famiglia e obbligo per legge. Concetti antitetici per chiunque conosca non già il legalese, ma le conoscenze minime di lingua italiana per funzionare in società.

E tu lì felice, libero di spargere odio sentendoti il prossimo Spin Doctor. Araldo della disinformazione, capo di un esercito di indinniati dallo scarso livello culturale.

In Finlandia, ricordiamo, la guerra alle Bufale è stata vinta grazie alla cultura. Ne deduciamo che se non provvederemo anche noi a creare una cultura forte, a imparare a scegliere le fonti e non lasciarci guidare dalla pancia, saremo sempre vittime delle bufale.

 

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