Bologna: attacchi a Liliana Segre dalla manifestazione nopass, le reazioni
“Una donna vergognosa”, “dovrebbe sparire”, questi tra gli attacchi a Liliana Segre dalla Manifestazione nopass, punteggiati da urla nella folla.
Frasi circondate da cori che scandivano “Vergogna, vergogna” come in una scena Orwelliana, che provengono dalla Manifestazione Nopass a Bologna.
La colpa di Liliana Segre? Sopravvissuta all’Olocausto si è espressa a favore del Green Pass. Un “oltraggio” intollerabile per una platea che spesso ha abusato, nonostante il parere contrario delle associazioni di sopravvissuti, dai paragoni tra Olocausto e Green Pass.
Abbiamo già discusso a lungo su come essere mandati a morire per una inesistente purezza razziale e farsi un tampone o un vaccino durante una pandemia siano cose così diverse da rende ogni paragone insensato.
Ma il punto di oggi non è questo.
Il punto è che davanti ad attacchi a Liliana Segre dalla manifestazione nopass, davanti ad urla come “Vergogna”, “una donna vergognosa”, “dovrebbe sparire”, forse è il momento di fermarsi e riflettere.
Siete arrivati ad attaccare anche #LilianaSegre. Lei è un esempio luminoso di forza e coraggio. Di indegne ci sono solo queste parole. Vergognatevi.
Replica Myrta Merlino, a mezzo Twitter.
“È agghiacciante sentire gridare parole come queste. È atroce e pericoloso. Loro sono vergognosi. Un abbraccio, Liliana. Siamo con te.”
Ribadiamo che i paragoni tra Green Pass e Olocausto non hanno mai avuto senso.
Abbiamo già rilevato come a Luglio l’ANED, l’Associazione Nazionale Ex Deportati abbia già contestato simili paragoni con forza.
Ma a questo punto, non possiamo che esprimere solidarietà a Liliana Segre.
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