Bloccate le vendite di iPhone in Brasile e per un motivo sorprendente. In un mondo in cui si cerca di liberarsi della piaga del caricabatterie “obbligatorio nella confezione” il Brasile lo rivuole.
Ne abbiamo già parlato: in molti paesi, tra cui quelli europei, è o sarà presto vietato inserire il caricabatterie nella stessa scatola del cellulare e venderli assieme. Il motivo è evidente: quasi tutti in casa hanno un cellulare o più, e moltissimi lo hanno cambiato anche recentemente.
Con la politica del “caricabatterie nella scatola”, specialmente chi cambia cellulare ogni uno o due anni per avere sempre il modello nuovo rischi di trovarti facilmente un “cimitero di caricabatterie” da 5V perfettamente funzionanti nel cassetto che non saranno mai più usati.
Non la pensa così il Ministero della Giustizia Brasiliano, che da ieri ha bloccato le vendite dei dispositivi iPhone in Brasile accusando la compagnia di “pratiche discriminatorie”
La decisione arriva a ridosso della presentazione dell’iPhone 14.
Da una parte abbiamo Apple, che difende la necessità di ridurre l’impronta ambientale, rimarcando che il caricabatterie può sempre essere comprato negli stessi negozi dove comprerai il cellulare e che comunque l’utente Apple medio ha già avuto un cellulare in passato (se non l’iPhone precedente, almeno un Android evoluto con un caricabatterie perfettamente usabile).
“In Apple consideriamo il nostro impatto sulle persone e sul pianeta in ogni cosa che facciamo. Gli adattatori di alimentazione rappresentano il nostro maggiore utilizzo di zinco e plastica e la loro eliminazione dalla confezione ha contribuito a ridurre oltre 2 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio, equivalenti alla rimozione di 500.000 auto dalla strada all’anno. Abbiamo già vinto una serie di sentenze in Brasile su questo argomento e siamo certi che i nostri clienti siano consapevoli delle varie opzioni per ricaricare e connettere i loro dispositivi“.
Recita la loro dichiarazione ufficiale.
Restano quindi le vie giudiziali.
Foto di rawpixel.com form PxHere
Ci segnalano un post su Facebook che descrive una casa cristiana salvata dall'incendio a Los Angeles, descritta come prova che…
Pensavamo che le fake news sul Codice della Strada non potessero raggiungere un nuovo nadir: ci sbagliavamo. Il disgustoso clickbait…
C'è un fact checking che ci tocca molto da vicino, un post pubblicato su Facebook (e Instagram e X, tanto…
Ci inoltrano i nostri contatti un testo dettato su Instagram con audio in inglese e sottotitoli bilingue in cui si…
Per i doppelganger i vigili del fuoco in America spengono il fuoco con le borsette da donna per colpa dell'Ucraina,…
"Arriva la dichiarazione dei chilometri": la chiameremmo clickbait, se non fosse che, come sempre in questi casi, la giustificazione è…