Analisi in corso

Bimbo di 11 anni si toglie la vita: prudenza su Jonathan Galindo, momo Challenge e Blue Whale

La notizia del bambino di 11 anni suicidatosi a Napoli ha sconvolto l’intero Paese e purtroppo il tutto potrebbe far parte di un “gioco” in perfetto stile Jonathan Galindo e Blue Whale, che solo in Russia portò alla morte di ben 100 ragazzini. Nulla quindi ha a che vedere con il senso reale del gioco, ma si parla nel dettaglio di challenge online mortale che potrebbe essere partita da Jonathan Galindo.

Jonathan Galindo, momo Challenge e Blue Whale dietro il suicidio di un bambino di 11 anni a Napoli

In passato vi abbiamo illustrato bene la questione Jonathan Galindo, ad esempio, ma oggi occorre qualche dettaglio in più dopo quel pezzo. Qualcuno ricorderà di questo fenomeno web nato negli USA e che si è diffuso poi in gran parte dell’Europa, arrivando appunto anche in Italia. Si tratta ovviamente di un nome assolutamente inventato con un’immagine del profilo rubata dal produttore di effetti speciali cinematografici, Samuel Catnipnik, che rappresenta il cartone Pippo, seppur in maniera piuttosto inquietante.

La morte del bambino di 11 anni a Napoli, che ricordiamo si è lanciato nella notte dal decimo piano del palazzo in cui abitava, potrebbe appartenere proprio a questo tipo di challenge mortale. Ciò che ha portato gli inquirenti ad avallare tale ipotesi è l’ultimo messaggio che il ragazzino ha inviato alla madre, scusandosi e parlando di dover seguire l’uomo nero con il cappuccio. Questione non a caso affrontata anche da Il Messaggero poco fa.

E’ probabile quindi che questo bambino di 11 anni sia stato contattato da uno di questi creatori di sfide mortali sul web, come questo Jonathan Galindo, e abbia dovuto sottoporsi a prove autolesioniste, fino poi ad arrivare al suicidio. Al momento gli inquirenti sono ancora molto cauti sull’accaduto, sono stati sequestrati tutti i dispositivi elettronici e dotati di connessione internet del bambino, per riuscire ad arrivare al fulcro centrale della questione. L’idea di un suicidio volontario sembra essere da escludere, tutti parlando di un bambino tranquillo e pieno di vita, si studia quindi l’ipotesi di istigazione al suicidio.

Non è confermato che l’artefice di tutto possa provenire da questo personaggio inventato di Jonathan Galindo, ma il modo in cui il bimbo si è scusato con la madre lascia proprio pensare ad una challenge mortale partita dal web. L’obiettivo di Galindo è adescare bambini in rete e proporre loro una serie di giochi autolesionisti, fino a spingerli verso la morte. Si entra in un vero e proprio incubo dal quale non si riesce facilmente a svegliarsi e si può arrivare anche a tragedie come queste.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

I problemi di schiena di Fabio valutano la scrivania Flexispot colore nero E9

Mettiamo in chiaro subito che nessuno ci paga questa recensione.  L'accordo come sempre é che ci mandano un prodotto che…

18 ore fa

Spiacente, non è vero che il sale assorbe malattie, l’umidità ambientale e le radiazioni

Non ultima una menzione televisiva di tale leggenda, ci è stata segnalata l'arcinota falsa credenza per cui il sale assorbe…

20 ore fa

Confermati i problemi PayPal di oggi 21 novembre: down con login e numero assistenza

Ci sono conferme sui problemi PayPal di oggi 21 novembre, visto che abbiamo constatato anche noi una sorta di down…

20 ore fa

La foto delle tre atlete dal bel sedere è generata con AI (Flux per di più)

Ci segnalano i nostri contatti un post Facebook che mostra "tre atlete dal bel sedere", chiedendo se sia normale guardarle…

2 giorni fa

La piattaforma di trading online della famiglia Berlusconi venduta da Amazon non esiste

Ci segnalano i nostri contatti una curiosa telefonata: una voce registrata che presenta la piattaforma di trading online della famiglia…

2 giorni fa

La Coca Cola è un efficace mezzo per rimuovere la ruggine, quindi è tossica? Ni, e anche no

La Coca Cola è un efficace mezzo per rimuovere la ruggine: questa una delle credenze più diffuse. Corollario, è sicuramente…

2 giorni fa