“Bilderberg dietro Conte”, in questo modo il quotidiano sovranista L’Unico semplifica l’uscita di scena di Matteo Salvini dal Governo nel 2019. Tutto sarebbe avvenuto durante l’ultima conferenza Bilderberg durante la quale i “poteri forti” avrebbero estromesso la Lega per decisione di Matteo Renzi. Anche Giuseppe Conte avrebbe avuto un ruolo fondamentale, ma facciamo ordine.
Era il 7 settembre 2019 quando L’Unico pubblicava l’articolo che oggi ci giunge come segnalazione di massa. Riportiamo di seguito il titolo, l’occhiello e l’incipit del pezzo:
“Salvini va fermato”, c’è il Bilderberg dietro Conte
Tutto viene deciso il 30 maggio 2019, quando Matteo Renzi viene ospitato alla riunione segreta del gruppo Bilderberg: Salvini deve essere isolatoCol passare dei giorni e il susseguirsi degli eventi, il quadro si va delineando in modo più chiaro. Tutto viene deciso il 30 maggio 2019, quando Matteo Renzi viene ospitato alla riunione segreta del gruppo Bilderberg: Salvini deve essere isolato, il suo inarrestabile consenso popolare è diventato un pericolo, va fermato prima che sia troppo tardi. Il M5S non riesce più ad arginarlo. Vanno fermati Salvini e gli italiani.
Fa molto comodo pensare che le riunioni del gruppo Bilderberg siano segrete, ma il termine è usato in modo improprio. A rimetterci, da questi incontri, sarebbero sempre i sovranisti. In realtà gli incontri e i loro partecipanti sono tutt’altro che segreti, come dimostra la trasparenza degli invitati sul sito ufficiale del Gruppo Bilderberg. Una fonte? Della conferenza tenutasi a Montreux dal 30 maggio al 2 giugno 2019 è presente l’elenco dei partecipanti sul sito ufficiale del gruppo Bilderberg, a questo indirizzo.
Tra gli italiani troviamo Matteo Renzi, Lilli Gruber e Stefano Feltri, non Giuseppe Conte. Premesso che tutti i dati delle riunioni del gruppo Bilderberg sono riportati anche sul sito ufficiale del meeting, possiamo trovare anche gli argomenti trattati in questo comunicato stampa. Lo riportiamo di seguito:
La 67a riunione del Bilderberg si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno 2019 a Montreux, in Svizzera. Circa 130 partecipanti da 23 paesi hanno confermato la loro presenza. Come sempre, è stato invitato un gruppo eterogeneo di leader politici ed esperti dell’industria, della finanza, del mondo accademico, del lavoro e dei media.
I temi trattati? Ecco l’elenco:
1. Un ordine strategico stabile
2. Quale futuro per l’Europa?
3. Cambiamento climatico e sostenibilità
4. Cina
5. Russia
6. Il futuro del capitalismo
7. Brexit
8. L’etica dell’intelligenza artificiale
9. L’arma dei social media
10. L’importanza dello spazio
11. Minacce informatiche
Siamo ancora convinti che tutto avvenga in segreto? Questa affermazione è smentita dai lanci di stampa di quei giorni, che a più riprese riportavano le date, i partecipanti e il luogo dell’incontro. Troviamo riscontro su TPI per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, o su Swiss Info. Wall Street Italia precisava:
L’elenco degli invitati è pubblico, ma la conferenza non è aperta né a pubblico né a stampa e media in generale.
Questa estrema riservatezza, non esistono né registrazioni né archivio, solleva molte critiche nei confronti della Conferenza Bilderberg, alimentando, non di meno, teorie complottiste che individuano nel Gruppo uno dei cardini principali nello spostamento degli equilibri geopolitici mondiali.
Come riportavano i colleghi di Butac, del resto, le riunioni a porte chiuse hanno dato adito a speculazioni politiche di ogni tipo, anche se di fatto da quando il gruppo Bilderberg esiste (dal 1954) non sono ancora esplose terze guerre mondiali.
“Nosse”, direbbero in Sardegna per rispondere con un “no” più marcato. Ciò che ha portato Matteo Salvini a innescare la crisi del Governo Conte 1 si può trovare nelle parole dello stesso leader del Carroccio a Radio24:
“Perché ho innescato la crisi? C’era un governo fermo e litigioso. Era un governo fermo sulla riforma fiscale, sulla giustizia, sulle infrastrutture e sull’autonomia“.
Matteo Salvini aveva semplificato per gli ascoltatori, mentre un’analisi più tecnica si può trovare in questo articolo del Sole 24 Ore ma anche su NeXt Quotidiano. La “vampa d’agosto”, così definita, ha trovato molto spazio tra i politologi nazionali che hanno snocciolato ipotesi sulla natura effettiva del gesto di Salvini. Insomma, si parla di tutto tranne di grande cospirazione, nei fatti.
C’è da dire, inoltre, che seppur L’Unico faccia passare il pezzo come grande scoop i suoi autori inciampano in uno degli errori più grossolani di chi si bea di fare informazione: citano Maassen, capo tedesco dei servizi segreti che avrebbe scoperto l’operazione Carola (Rackete, nb) organizzata dalla Germania insieme alla Sea Watch. Hans George Maassen non è mai stato a capo dei servizi segreti.
Si è reso protagonista, piuttosto, di una difesa immotivata di alcuni movimenti di estrema destra dopo un raid razzista che egli definiva “invenzione mediatica”, e per questo sollevato dall’incarico. Il complottismo della presenza di Bilderberg dietro Conte è stato già avanzato da alcuni canali social vicini alla Lega nel 2019, che però hanno poi ritirato le loro affermazioni una volta appurato che fosse tutta una strategia acchiappaclick con chiare intenzioni politiche.
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