Biden regala cellulari ai migranti: la bufala sbarca in America. E parliamo delle bufale ricorrenti a cui noi Italiani siamo abituati. Quelle a base di immigrati che ricevono 30 o 40 euro gratis dal governo, più l’immarcescibile iPhone.
Bufala che, evidentemente, è arrivata anche sulle assolate spiagge della California o sul confine Texano.
Il tweet che ci è stato segnalato è abbastanza recente, ma fa riferimento ad un articolo di Aprile 2022, come è possibile vedere dallo stesso.
Laddove l’articolo in sé l’avremmo archiviato come clickbait, ovvero un caso di titolo fuorviante, il tweet arriva in pieno territorio della fake news.
Difatti, sebbene condivisioni d’epoca parlino di milioni di dollari dei contribuenti e offesa punibile con impeachment, l’uso di dispositivi smart per la gestione dei migranti deriva dall’amministrazione Trump e non riguarda la dazione di cellulari gratis per uso personale.
Sin dai tempi dell’amministrazione Trump, SmartLink è un’app usata come alternativa alla detenzione e come alternativa a basso costo all’uso di bracciali elettronici.
Non senza alcune evidenti problematicità legate alla privacy già sollevate all’epoca, SmartLink è un’app che collaziona dati biometrici e sensibili. In questo caso, la posizione in un determinato momento e il volto.
All’immigrato in attesa di regolarizzazione viene chiesto di scaricare e installare un’app che userà, periodicamente, per inviare all’amministrazione la propria posizione con “selfie” del proprio volto.
SmartLink, app fornita da una ditta di servizi carcerari, fornisce però altri servizi rispetto al tracing (un po’ come l’ormai pensionata app Immuni). Mediante SmartLink il migrante ha un filo diretto con le amministrazioni, ricevendo periodicamente informazioni utili e le comunicazioni relative alle udienze in tribunale sul suo processo di regolarizzazione.
Chi ha un cellulare, sarà quindi costretto a scaricare SmartLink, o meglio ad accettare in caso contrario sistemi di controllo “tradizionali”, come i braccialetti elettronici e la detenzione cautelare.
Chi non ha un cellulare riceverà un dispositivo “bloccato”, riprogrammato per essere incapace di effettuare chiamate o navigare su Internet.
Praticamente un guscio per il solo SmartLink che il migrante sarà tenuto a portare sulla sua persona per fornire la sua posizione e assolvere la presunzione giudiziaria di essere informato delle udienze e dei suoi adempimenti.
Non è vero che Biden regala cellulari ai migranti come parte di un “pacchetto di benvenuto”. Al migrante che non voglia sottostare a detenzione cautelare o altri strumenti di controllo è offerta la possibilità di scaricare una app che lo obblighi a contatti frequenti con l’amministrazione fornendo costantemente la propria posizione e comunicando con gli ufficiali del servizio immigrazione.
In caso questi non abbia un proprio cellulare, gliene sarà fornito uno modificato in modo da poter usare solo SmartLink.
Del caso si sono occupati diversi colleghi statunitensi.
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