Ci segnalano i nostri contatti un video su “Biden e il Nuovo Ordine Mondiale per una Cina prospera”.
Inutile che ci chiediate perché “i video che mostrate non partono”. Noi non inseriamo negli articoli video con informazioni disputate. Non regaliamo click alla disinformazione.
Siccome la controinformazione ci accusa di essere il “Mainstream”, noi non daremo aiutini e sconti alla controinformazione, neppure per sbaglio.
Ci limiteremo a dirvi che esiste un video di 40 secondi con la didascalia
Joe Biden: il nostro compito è creare un nuovo ordine mondiale – la Cina deve prosperare per noi
Ma che contiene un estratto diverso
The affirmative task we have now is to actually create a new world order, because the global order is changing again. Because obviously it’s overwhelmingly in our interest. This is not a zero-sum game, it’s overwhelmingly our interest that China prospers.
Vi risparmieremo la traduzione fatta al Google Translate ritoccato per proporne una autentica
Il compito che ci stiamo dando è creare un nuovo sistema globale, perché ovviamente il vecchio sta cambiando. È sicuramente nel nostro interesse. Non è un gioco a somma zero, è sicuramente nel nostro interesse che la Cina prosperi.
Se pensate che il riferimento sia al fantomatico “Biden e il Nuovo Ordine Mondiale”, cascate male.
Laddove Trump, da industriale prestato all’economia, vedeva la politica come un gioco assai competitivo, dove ogni accordo è una trattativa commerciale nella quale esiste uno sconfitto ed un vincitore, e l’America doveva essere il Trionfatore, Biden vede il mondo in modo diverso.
Vede il mondo come accordo e compromesso. Sul fronte interno e sul fronte esterno: del resto appena insediato ha esteso un ramo di ulivo ai Repubblicani.
L’interpretazione di questo estratto deriva proprio dalla campagna elettorale di Trump, che tra i suoi capisaldi aveva definire Biden un “alleato della Cina”, in un modo definito dai colleghi di FactCheck.org come “sviante”.
In realtà, come nella lunga collezione di estratti raccolti dal Washington Post, anche Trump ha parlato di taluni accordi commerciali con la Cina con grande enfasi, spingendosi ad auspicare anche egli “armonia, prosperità, commercio e ancora più commercio con la Cina”.
La differenza è semplicemente nell’inversione tra fine e mezzo: la politica di Trump, evidentemente competitiva, ha sempre puntato alla controparte come un giocatore avversario da cui trarre vantaggio.
La politica di Biden parte da un profondo bisogno di pacificazione e ritrovata serenità.
Nonostante questo Biden non intende essere certo essere particolarmente cedevole col colosso di Pechino: se pacificazione e rispetto reciproco sono una richiesta tipica di Biden, non è una richiesta derogabile. Europa e USA si vedranno forti alleati nel richiedere fermezza verso la Cina, con relazioni meno tese ma dove nessuno dei due stati potrà tornare al testa a testa cui eravamo abituati.
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