BFM TV annuncia oggi il nuovo lockdown in Francia per Covid: durata lunga, ma non totale
Praticamente certo l’arrivo del nuovo lockdown in Francia, a partire dalla mezzanotte di giovedì 29 ottobre, a causa della nuova impennata di contagi da Covid che in ogni caso non porterà ad una chiusura totale del Paese. In una settimana caratterizzata da diverse notizie senza fonte anche qui in Italia sull’argomento ritenuto più delicato dai nostri connazionali in questo periodo storico, come osservato con la nostra analisi di lunedì, occorre capire cosa abbia riportato nella serata di martedì BFM TV.
Cosa sappiamo sul nuovo lockdown in Francia per Covid annunciato da BFM TV oggi
Ci sono alcuni concetti importanti da precisare a proposito del nuovo lockdown in Francia, dovuto alla seconda ondata del Covid. In primo luogo, la fonte è autorevole e tutti, anche qui in Italia, possono consultare facilmente l’articolo originale di BFM TV pubblicato oggi 27 ottobre. A detta della fonte, si tratta di un “confinamento” nazionale della durata di un mese, anche se non sono state fornite date specifiche in merito.
Del resto, il primo lockdown in Francia e nel resto del mondo ci hanno insegnato che le successive aperture saranno figlie soltanto di un consolidato abbassamento della curva dei contagi. Quello che va evidenziato con forza, anche in vista di eventuali chiusure in Italia, è che si tratterà di una misura più flessibile rispetto a quella precedente. Resta il fatto che la decisione è prevista dall’esecutivo con attuazione dalla mezzanotte di giovedì, stando a quanto si è appreso poco dopo le 21 di appreso martedì sera.
L’idea è di impedire ai francesi di partire per un ultimo fine settimana prima della conferma di un nuovo lockodown in Francia, in modo da limitare la mobilità in occasione del prossimo ponte. Dunque, l’intenzione è di agire oggi, nel senso che ci sarà con ogni probabilità la conferenza stampa di Macron mercoledì sera alle 20. La flessibilità riguarderà soprattutto le scuole, in quanto a detta di BFM TV, le materne ed elementari rimarranno aperte, ma le superiori e le università dovranno chiudere i battenti.
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