Bergamo, Cremona o Brescia? Il mistero risolto
Ci viene segnalata una foto che apparentemente, a dire del segnalatore, dovrebbe ritrarre un riciclo di immagini. La stessa immagine usata per Bergamo, Cremona o Brescia
Ma in realtà, come sempre in questi casi, il mistero è nel sistema di condivisione che motori di ricerca come Google e social come Facebook usano.
La soluzione
Il mistero si risolve partendo da Brescia, dove il Giornale di Brescia ci conferma, effettivamente, problemi di potenziali assembramenti in Movida.
Nella città tra le più colpite dal coronavirus la gente ha riempito Piazzale Arnaldo, cuore della movida in centro città. Poco prima di mezzanotte la Polizia locale ha ricevuto l’ordine di impedire nuovi ingressi. Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono annuncia provvedimenti: «O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un’ordinanza di chiusura serale della piazza». E sul profilo Fb il primo cittadino, all’una della scorsa notte, scrive e annuncia il documento. «Troppe persone, assembramenti nonostante la presenza significativa di polizia locale. È bene dare un segnale».
Allegando quindi una foto.
L’Eco di Bergamo usa poi quella foto per descrivere una situazione alla se Atene piange, Sparta non rida: gli Ateneniesi sono in questo caso i Bergamaschi, anche loro sottoposti a controlli, che citano gli “Spartani” Bresciani come esempio.
Riportando quindi la stessa foto e dichiarando:
Più duro il pugno a Brescia dopo le immagini shock di venerdì sera 22 maggio che mostravano Piazzale Arnaldo, cuore della movida in centro città, gremito, con gente che non rispettava le distanze e con mascherine tenute sotto il mento.
L’articolo de La Provincia di Cremona non contiene gli altri, e neppure la foto, che però compare negli articoli collegati, e quindi il parser di ricerca, lo spider, il meccanismo automatico che individua le foto quando fai una ricerca su Internet e Facebook è stato indotto all’inganno.
Nessun problema, miei piccoli Detective Conan.
Resta il problema della gestione della Fase 2 da affrontare: ma senza allarmismi o perdere la calma.
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