BEFFA La foto dei migranti che espongono cartelli con “Io no mi vacino” e “Io vi ataco lebra”
Fermi.
Sì, c’è chi ci è cascato e opportunamente ha rimosso il suo commento o il suo post. Nei casi più speranzosi sono stati rimossi entrambi. Non è da tutti sapere che semplici strumenti come Photoshop o Paint possono alterare un’immagine e creare risultati dall’evidente artefatto, ma di facile fruizione per utenti dall’indignazione facile. Questo è ciò che accade oggi.
I migranti ritratti nella foto mostrano cartelli con scritte palesemente ritoccate che vanno a titillare gli argomenti più fraintesi e distorti degli indignati del web: vaccini dunque Lorenzin, sanità dunque Ebola e l’immancabile Ius Soli. Non manca il riferimento al caso di lebbra a Rimini, che tanto ha scatenato i disinformatori pronti a parlare di invasione. La foto originale è stata catturata il 14 marzo 2015 a Pisa, quando oltre duecento nordafricani si erano adunati sotto la Prefettura per protestare contro i tempi eccessivamente lunghi dell’iter per ottenere il permesso di soggiorno (Il Tirreno).
I loro cartelli esibivano la scritta “Anche io sono clandestino”. In quell’occasione i rappresentanti delle comunità bengalese e senegalese avevano chiesto e ottenuto un incontro in prefettura.
Il fake creato per beffare alcuni utenti, inoltre, fa il verso di alcuni slogan lanciati da Bello Figo e popolare sul web. Non possiamo parlare di bufala, perché in questo caso si va ben oltre la falsità di una notizia. Abbiamo a che fare con una vera e propria beffa postata su pagine Facebook umoristiche frequentate, talvolta, da chi non ha facoltà di riconoscere uno scherzo.
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