Un post pubblicato su Facebook ha confuso gli utenti, che hanno inteso il contenuto come una realtà:
Nell’immagine è ben visibile un uomo accanto a un rimorchio con la scritta “Capretti vivi da uccidere” in evidenza. Alcuni commentatori, infatti, hanno postato lo screen di un articolo del sito web ilroma.net che spiega il retroscena:
Riportiamo il testo per chi avesse difficoltà nella visualizzazione:
Napoli. “Capretti vivi da uccidere” in offerta a 20 euro con kit in omaggio. Questa la frase choc esposta su un furgone a piazzale Tecchio con a bordo capretti pronti per essere venduti. Ma si è trattato ovviamente di una provocazione per scuotere l’opinione pubblica sul tema del rispetto degli animali dopo l’ordinanza emanata dall’assessore Roberta Gaeta sul divieto di esporre ovini, capirini e altri animali, in strada e nelle vetrine delle macellerie. Artefici dell’evento i colleghi di Fanpage che ieri pomeriggio, camuffati da venditori, hanno attirato l’attenzione dei cittadini indignati. Nei pressi dello stazionamento Anm prospiciente la fermata ferroviaria di Campi Flegrei si sono raggruppate molte persone, alcune incredule, altre meno che chiedevano di acquistare i capretti. Sul posto è giunta anche una pattuglia della Polizia allertata da una ragazza, che ha messo fine al gioco. «Una cosa orribile fare del male agli animali. Io non sono vegetariana ma trovo orribile che animali indifesi vengano martoriati», ha detto una donna. I capretti sono sani e salvi e dopo la simulazione ritorneranno allo Zoo.
L’ordinanza, infatti, è firmata dall’Assessore alle Politiche Sociali con delega alla Tutela della Salute e degli Animali Roberta Gaeta e vieta «l’ esposizione di ovini, caprini e altri animali, in strada e nelle vetrine delle macellerie di esporre al pubblico gli animali macellati, interi o in quarti – anche se scuoiati, eviscerati o decapitate – e delle teste. Tali tagli resteranno pertanto conservati nelle apposite celle frigorifere, secondo prescrizioni normative di igiene alimentare vigenti».
Al momento sui canali ufficiali di Fanpage non si trovano riferimenti all’esperimento sociale, dunque per il momento dobbiamo parlare di beffa e invitarvi ad attendere un aggiornamento a questo articolo.
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