Checché ne dicano pagine Facebook come Io Sono Italia, la sentenza di morte trasmessa da una radio locale marocchina è solo una voce flebile di cui gli organi di stampa non hanno fonte.
Louisa Vesterager Jespersen, danese di 24 anni e Maren Ueland, norvegese di 28 anni, sono state uccise in Marocco mentre si trovavano in vacanza. Le due ragazze aveva in progetto di fare un’escursione programmata alle pendici del monte Toukbal, a 70 chilometri da Marrakech. Nella loro tenda, però, sono state aggredite, violentate e macellate, letteralmente. La tragica scoperta era stata fatta da un passante, che aveva notato i corpi straziati all’interno della tenda. In un primo momento si era battuta la pista della gang disorganizzata.
L’orribile massacro si è consumato il 17 dicembre e in rete sono comparsi due video agghiaccianti, uno che mostrerebbe la decapitazione delle due studentesse e un secondo in cui quattro uomini si dichiarano pronti a rispondere alla chiamata dell’Isis, dettaglio che ha confermato i sospetti sull’appartenenza al Califfato degli assassini delle due ragazze. Dei quattro uomini che fanno il proclama nel video, uno è stato arrestato il 18 dicembre e gli altri tre sono il 20 dicembre.
In seguito, l’Ufficio Federale delle Indagini Giudiziarie (BCIJ) ha reso noto il 21 dicembre l’arresto di altre nove persone, e l’ipotesi del terrorismo si regge sui profili dei primi 4 arrestati, che nel loro video compaiono con una bandiera nera del Califfato alle spalle.
Le foto diffuse da Io sono Italia e altre pagine Facebook mostrano tre uomini e troviamo riscontro sul Mirror. che tuttavia il 21 dicembre scrive: «Police have not yet released the names and ages of the men», ovvero «La Polizia non ha ancora diffuso i nomi e le età degli uomini». I tre sospetti di cui sono state diffuse le foto avrebbero campeggiato nei pressi della tenda delle due vittime e sono stati ripresi da una telecamera mentre fuggivano dall’area alle prime ore del mattino.
Per il momento, pur dopo le dichiarazioni degli arrestati, nessun gruppo terroristico ha rivendicato il brutale omicidio, ma la pista estremista non si esclude. Il 24 dicembre Fanpage e Bergamosera hanno riportato un messaggio attribuito alle autorità marocchine, che lo avrebbero diffuso via radio: «Il Marocco ha giustiziato tre persone, arrestate perché ritenute gli esecutori dello stupro e dell’uccisione a mezzo decapitazione delle due studentesse scandinave di 24 e 28 anni». Entrambe le fonti, però, non hanno possibilità di confermare in quanto aggiungono che non esistono conferme.
Parliamo di indagini ancora in corso, dunque: la foto diffusa è quella di tre sospettati e la notizia dell’esecuzione capitale delle tre persone non è confermata, è solamente riportata di pagina web in pagina web senza riscontri ufficiali.
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