Un video pubblicato sulla pagina Facebook Pescatori a Tavola il 6 settembre mostra l’unboxing di un prodotto ittico a base di bastoncini di merluzzo nella tipica composizione che ricorda quella dei bastoncini Findus, ma la confezione presenza un prodotto dell’azienda PescaRè.
L’autore del video registra i momenti in cui i bastoncini vengono estratti dalla confezione, infornati e cotti, per poi prenderne uno e scomporlo per eliminare la panatura e mostrare il contenuto.
Analizziamo insieme i punti più cruciali del filmato. L’autore afferma di aver deciso di fare il test dopo aver ricevuto diverse segnalazioni. A quel punto inizia a rimuovere la panatura, e dice: “Ecco, si vede che è un prodotto industriale”. Dopo aver rimosso uno strato di panatura inizia a dire: “Questa vi sembra polpa di merluzzo?” per poi flettere il bastoncino con le dita per far notare la flessibilità del prodotto. “Questo abbiamo deciso di farlo dopo alcune ricerche che sono state fatte di alcuni merluzzi che venivano pescati nei mari del nord, poi mandati in Cina con questa polpa. La polpa veniva tagliata, praticamente, e da 10 chili di merluzzo diciamo che riuscivano a fare 50 chili di questa polpa. Diciamo che così si va a formare un prodotto commestibile, che si può mangiare”.
Lo studio di cui parla l’autore, sicuramente, interessa un’inchiesta condotta dall’emittente France 5 nel gennaio 2019 sul pesce proveniente dal nord Europa ma importato sul mercato francese dalla Cina, dunque una realtà che non riguarda i consumatori italiani.
Mentre parla dello studio condotto sul merluzzo, l’autore mette il bastoncino sotto l’acqua corrente e ripete: “Qui siamo ai limiti della realtà”. Alla fine poggia il prodotto sul bordo del lavandino e dice: “In qualsiasi pescheria o qualsiasi esperto ittico vi diranno che questa non è polpa di merluzzo”. Lo dice, l’autore, dopo aver comunque premesso che siamo di fronte a un prodotto industriale, che da quando esiste il cibo confezionato sappiamo essere diverso da qualsiasi prodotto fatto in casa. Parliamo di sapore, forma, consistenza e profumo. Infine, chi filma flette il bastoncino per tentare di dimostrare che ciò che viene servito in tavola non sia vero merluzzo, fino a spezzarlo (le sollecitazioni erano troppe).
La formula è la stessa del Tonno Auriga e del Tonno Esselunga: un prodotto industriale viene scompattato per cercare di dimostrare la sua non-autenticità, ma non vengono offerte spiegazioni su ciò che veramente è contenuto nel cibo posto in esame. Il video si presenta come la denuncia di una persona indignata e preoccupata di ciò che viene portato in tavola, ma dobbiamo tutti ricordare che è normale che un prodotto industriale sia composto in modo diverso rispetto a un piatto fatto in casa.
La confezione di bastoncini PescaRé viene distribuita dai discount Todis, ma non è possibile rintracciare i contatti né il sito ufficiale dell’azienda PescaRé per trovare riscontri e/o comunicati di risposta. Le nostre ricerche continueranno, ma nel frattempo vi chiediamo di non condividere il video finché non arriveranno le risposte dai diretti interessati.
Il rischio che correte è quello di diffamare un’azienda, perché il video che avete condiviso non vi informa sul reale contenuto del prodotto, bensì ipotizza sulla sua non-autenticità, non a caso l’autore, in chiusura, chiede il parere ad alcuni esperti.
Per i siti Doppelganger la Germania è allo sfascio per colpa degli immigrati: parliamo ovviamente di quei siti che sembrano…
Ci segnalano i nostri contatti un video TikTok che dovrebbe mostrare i Carabinieri intercettati con un walkie talkie giocattolo. Vi…
Ci segnalno i nostri contatti una serie di articoli per cui Google Maps ha risolto un caso di omicidio. Risolto…
Occorre valutare qualche dritta sugli auguri di buona vigilia di Natale 2024 con frasi ed immagini WhatsApp, senza rischi per…
Siamo abituati ai titoli clickbait da parte di giornali poco reputabili, per questo tende a darci un certo fastidio vedere…
Crea discussioni, soprattutto sui social, una discussione andata in scena su Sportitalia tra Pavan e Palmeri, giornalisti che, per motivi…