Bari, acqua e colla su parabrezza per fare fermare le auto e rapinarle: nuove segnalazioni su provinciali e tangenziale
Un articolo pubblicato su Borderline24 il 18 maggio 2019 ci parla di un fatto avvenuto sulla provinciale che collega i comuni di Bitritto e Sannicandro. Sul parabrezza di una donna che percorreva quella strada sarebbe precipitato qualcosa che somigliava a una bomba d’acqua. La donna, in grado di vedere, non ha azionato i tergicristalli e non ha accostato, bensì si è recata direttamente dai Carabinieri.
I militari, dunque, le avrebbero fatto notare che sul suo parabrezza era stata gettata una mistura tra acqua e colla, e che se avesse attivato i tergicristalli avrebbe perso completamente la visibilità, trovandosi costretta ad accostare. L’articolo continua così:
Probabilmente in quel momento sarebbero arrivati dei malintenzionati per rapinarla. Questo il nuovo stratagemma che viene saltuariamente applicato sia sulle strade secondarie sia sulla tangenziale di Bari. I carabinieri stanno ricevendo diverse segnalazioni, ma per il momento, fortunatamente, non ci sono state grosse conseguenze.
C’è sempre un problema: la fonte
Come accadeva nella catena delle uova lanciate sul parabrezza fatta circolare su WhatsApp, anche in questo caso abbiamo a che fare con una segnalazione lanciata da una nota vocale scambiata tra utenti allarmati. Lo scopriamo con Quotidiano Italiano nell’edizione di Bari, che in un articolo pubblicato il 18 maggio 2019 ha riportato l’audio originale che sta circolando tra le chat:
Allora, ragazze, vi dico questo fatto che mi ha detto oggi una cliente che è venuta al negozio. Le è successo la settimana scorsa sulla tangenziale che porta da Bitritto a Sannicandro. Praticamente si è vista arrivare tipo una bomba d’acqua sul parabrezza. Lei, istintivamente, ha frenato e per istinto stava accendendo i tergicristalli. Non lo ha fatto perché l’acqua colava, e a parte l’impatto iniziale riusciva a vedere. Menomale che non lo ha fatto, perché se lo avesse fatto avrebbe impastato il tutto, quindi sarebbe stata costretta a fermarsi e lì, probabilmente, la avrebbero rapinata. Quindi è andata poi dai carabinieri e si sono resi conto che quella era acqua e colla. Quindi, questo è il nuovo scherzetto che stanno facendo. Dice che i carabinieri hanno detto che l’hanno fatto anche sulla tangenziale di Bari, sempre la settimana scorsa. È la nuova tecnica che adesso adottano per fermare. Quindi, tenete gli occhi aperti. Bacio.
La logica, secondo questo audio è questa: prendiamo un caso di una persona terza, lo diffondiamo con un audio sulle chat e traiamo conclusioni che nemmeno i Carabinieri, a quanto pare, hanno considerato: sono tentativi di rapina. “Mi ha detto che”, “mi riferiscono che”, “dice che” creano ovviamente quel margine di dubbio che poi, però, perde contro l’allarmismo che questi messaggi creano.
La signora che ha creato l’audio non dimostra di avere le prove su quanto racconta, e soprattutto un fatto così singolare è sottoposto alle sue personali conclusioni, che ella stessa diffonde su WhatsApp senza alcuna fonte a riprova di quanto dice. C’è bisogno di diffondere questi messaggi?
Come si evince da Quotidiano Italiano il caso è stato portato all’attenzione del web solamente da un audio. Siamo in attesa di riscontri. L’articolo è in aggiornamento.
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