In queste su molti account italiani sta girando la storia di Sota, una cagnetta che viveva in compagnia del suo padrone a Barcellona. Secondo i quotidiani nazionali il padrone, un senzatetto, sostava di fronte a un negozio insieme al suo cane e il proprietario aveva chiamato la Polizia.
Gli agenti avevano chiesto all’uomo di allontanarsi, e secondo il loro racconto il padrone dell’animale aveva assunto un atteggiamento aggressivo. A quel punto Sota aveva preso ad abbaiare e per difendere il suo padrone – sempre secondo il racconto degli agenti – avrebbe morso un poliziotto il quale, per difendersi, aveva sparato all’animale.
Il senzatetto, furioso per la freddezza del poliziotto, aveva poi colpito l’agente con il suo skateboard, e per questo è stato accusato di aggressione a pubblico ufficiale. La polizia municipale ha condotto un’indagine interna e ha appurato che l’ufficiale avrebbe agito in modo appropriato perché in quel momento era a rischio la sua sicurezza.
La vicenda si è consumata alle ore 12 del 18 dicembre sulla Gran Vía, e secondo El Pais l’agente ha riferito che il cane stava per morderlo sul collo dopo avergli già morso il braccio. In quel momento l’ufficiale ha estratto l’arma e ha sparato. Il sindaco di Barcellona, Ada Colau, ha scritto su Twitter che vi sono indagini in corso e chiede di non giungere a conclusioni affrettate:
Dagli Affari Interni della Polizia Urbana (UDAI) ritengono che si è trattato di legittima difesa, ma il Concistoro ha fatto appello a chiunque avesse assistito alla scenda di presentarsi ed esporre la propria testimonianza. Intanto, alle 17 del 22 dicembre una manifestazione ha portato le proteste sul caso di fronte al Consiglio Comunale, su chiamata del Partito per i diritti degli Animali, e il Consiglio ha annunciato che verrà revisionata la regolamentazione degli agenti della Polizia in materia di attacchi da parte degli animali.
Intanto, alcune testimonianze sono contrastanti. Un testimone che si fa chiamare Carlos, per esempio, racconta che mentre si svolgevano i fatti stava uscendo dalla stazione della metropolitana. Carlos riferisce che gli agenti parlavano bruscamente al ragazzo. Uno degli agenti, riferisce il testimone, a quel punto aveva mostrato un bastone allungabile al proprietario di Sota, minacciandolo. A quel punto Sota aveva preso ad abbaiare, ma senza mordere l’agente, e un altro poliziotto – non quello che brandiva il bastone – aveva estratto l’arma e aveva sparato. Il giovane proprietario, dopo lo sparo, aveva afferrato lo skateboard e aveva colpito l’ufficiale sulla testa, rompendogli un dente.
Per fare luce sulla vicenda e ricostruire i fatti in maniera definitiva, la Fondazione FAADA per la Consulenza e la Difesa sugli animali ha chiesto in via ufficiale tutte le informazioni sull’azione intrapresa dal poliziotto ed è in contatto con i testimoni. Per avere la verità si è mobilitata anche la Commissione per la protezione dei diritti degli animali dell’Ordine degli avvocati di Barcellona (Icab), che ha chiesto alla Guardia Urbana di indagare sui fatti.
Le indagini, dunque, sono ancora in corso e per il cane ucciso dal poliziotto vi sono continue mobilitazioni.
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