Categorie: BancaTecnologia

Bancomat con Windows XP: per derubarli basta un SMS: semibufala allarmismo

La paura, quale miglior metodo per far guadagnare risalto a una notizia?…purtroppo anche i siti più “affidabili” ci cascano e quindi a Tom’s hw non può essere da meno….

Articolo: http://www.tomshw.it/cont/news/bancomat-con-windows-xp-per-derubarli-basta-un-sms/54653/1.html
Il 95% dei bancomat usa ancora Windows XP, anche se in molti casi nella versione Emebedded, che a differenza della versione desktop avrà ancora il supporto di Microsoft fino al 2016. Questo tuttavia non li mette al riparo da 
attacchi sofisticati e furti di contante, come sta effettivamente accadendo in questo momento.


 
Ma leggendo bene tutto l’articolo si trova anche questa frase sibillina:

Il passo più difficile è mettere fisicamente le mani sulla macchina e inserirvi un cellulare con una SIM, collegandolo al sistema” (cit.)

E’ normale quindi porsi delle domande. Per cui ho scambiato opinioni con un esperto del settore bancomat in pensione e la risposta non si è fatta attendere:

Ho lavorato per un certo periodo in un’azienda che si occupava di mantenere e ricondizionare Bancomat. Posso garantire, che, viste le ispezioni di qualità ed i sistemi di sicurezza posti in essere, ciò che descrive l’articolo è attendibile come il trucco della graffetta, che spesso si dice venga utilizzato dai ROM per rubare il contante dagli ATM…
Il Bancomat è disseminato di sensori ed è sempre montato in prossimità di almeno due telecamere CCTV, quindi anche montare skimmer o oggetti similari è praticamente impossibile perché si sarebbe visti immediatamente dalle registrazioni di sicurezza…
Questa, mi pare, faccia il paio con quella dell’aereo di linea dirottato dai computer di bordo hackerati tramite uno smartphone…

In rete è conosciuto come “Lo Sbufalatore” e nel mondo del lavoro è un Data Analyst, SEO, Social Specialist ed esperto in Tag Container (Google Analytics, Act Commander, AT Internet, Trackingbox, Google Tag Manager, Adform, Data Studio), capacità che oggi gli consentono di vivere il mondo social con le sue facoltà di debunker, una passione che nel 2014 si è tradotta con l’apertura di Bufale.net (il più importante servizio in Italia contro le fake-news e scuola di debunking), una realtà gratuita di verifica delle fonti alla quale collaborano, nel tempo libero, altri liberi cittadini che condividono la stessa passione al di là di ogni appartenenza politica e sociale.

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