Lo diciamo subito, al momento sparare sentenze sul presunto adesivo lanciato da una compagnia petrolifera, con tanto di messaggio “Stuprate Greta Thunberg” è alquanto complicato. In tanti ci avete chiesto un contributo per capirci qualcosina di più su questa storia, dopo che la ragazzina nei mesi scorsi è stata già al centro di fake news in merito alle poltrone scelte per arredare la propria casa. Ecco perché siamo andati più a fondo su questa vicenda raccogliendo i documenti del caso.
L’adesivo volgare, la cui immagine non si limita a diffondere il testo sopra riportato, ma anche un disegno eloquente dell’abuso, sarebbe stato prodotto dall’azienda petrolifera X-Site Energy Services. A dare visibilità alla notizia è stato il sito Huffington Post Canada, secondo cui il suo General Manager, vale a dire Doug Sparrow, avrebbe minimizzato il tutto sottolineando come la ragazza impegnata nella sua crociata ambientalista avrebbe ormai 17 anni.
La questione è stata portata all’attenzione della stessa Greta Thunberg, che in queste ore ha replicato con un tweet disponibile all’interno del suo profilo: “Stanno iniziando a diventare sempre più disperati. Questo dimostra che stiamo vincendo”. Insomma, nemmeno lei ha negato i fatti, ma quello che ci impedisce di parlare di “notizia vera“, senza sé e senza ma, si riferisce ad un altro articolo. Questa volta stiamo parlando del contributo fornito da Edmonton Citynews.
Per quanto debole appaia la sua tesi, qui Doug Sparrow ha dichiarato che la vignetta ed il relativo adesivo di cui tanto si parla oggi 2 marzo sui social non sia stato prodotto dalla sua azienda petrolifera. A suo dire, l’intera situazione lo ha costretto a chiudere la sua pagina Facebook e Linkedin a causa dei commenti negativi. Altre testimonianze, però, raccontano contatti privati con Sparrow, il quale avrebbe invece sottolineato l’età ormai adulta di Greta Thunberg. Giustificando in questo modo la vignetta volgare con tanto di invito “stuprate”. Ne sapremo di più a breve.
L’aggiornamento ci è pervenuto da un comunicato che tutt’ora campeggia sul sito della ditta indicata, che riportiamo e traduciamo.
Siamo consapevoli che questo non sarà abbastanza per scusarci per l’immagine associata al nostro marchio sugli adesivi circolati nella scorsa settimana. Tali adesivi non riflettono i valori della nostra ditta e dei nostri impiegati, e siamo dispiaciuti del dolore cagionato.
Stiamo prendendo provvedimenti per condannare quest’immagine e la sua pubblicazione, ritirando dal commercio e distruggenfo gli adesivi da noi distribuiti. La direzione accetta in toto ogni responsabilità e con effetto immediato porrà in essere grandi cambiamenti al riguardo, purtroppo terzi hanno già riprodotto altre immagini col nostro logo. Tali creazioni non hanno niente in comune con la nostra ditta, e chiediamo a tutti di aiutarci a ritirarle dalla circolazione assieme agli originali, confidando che le persone smettano di ricondividere tali immagini.
Immagini esplicite e attacchi personali sono inaccettabili. Stiamo discutendo un nuovo codice di condotta coi nostri impiegati ed una serie di regole e azioni per creare un luogo di lavoro basato sul rispetto. Tutti, dalla direzione ai partner commerciali dovranno aderirvi.
Siamo intenti a creare e mantenere un ambiente di lavoro sicuro e basato sul rispetto. Al riguardo, terremo sessioni informaive sul Rispetto sul Lavoro per tutti i membri dello staff e proseguiremo tali discussioni ad oltranza.
Siamo orgogliosi del nostro team e dei servizi innovativi che offriamo all’industria del petrolio e del gas. Abbiamo deluso i nostri impiegati, le nostre famiglie e i nostri clienti con queste azioni sconsiderate, ma così come riduciamo l’inquinamento, vogliamo imparare dai nostri errori e correggerli.
Faremo di meglio
Riceviamo le scuse e le ripubblichiamo insieme all’appello: chiunque abbia intenzione di ricondividere o ridiffondere gli adesivi ritirati, non lo faccia. E chiunque veda altri farlo, li segnali.
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