Avevano bloccato un’ambulanza, negazionisti in Porsche indagati per interruzione di pubblico servizio
Il 20 novembre 2020 avevamo confermato le notizie sui negazionisti in Porsche in questo articolo. La vicenda era avvenuta durante la notte del 6 novembre 2020 quando un’ambulanza del 118, chiamata dalla centrale di Grugliasco, era stata inviata a Collegno per soccorrere un paziente in codice giallo. Per tutto il tragitto l’ambulanza era stata tallonata da una Porsche Cayenne condotta da un imprenditore edile con a bordo una collega che, armata di telefonino, documentava l’inseguimento. Gli operatori del 118 si erano trovati costretti ad avvertire la centrale e le forze dell’ordine. Una volta arrivata sotto l’abitazione del paziente l’ambulanza era stata presa di mira dai due inseguitori che avevano iniziato a offendere gli operatori.
L’aggiornamento arriva da Repubblica. La coppia di negazionisti in Porsche, entrambi torinesi, sono ora indagati per interruzione di pubblico servizio dopo l’esposto presentato dai legali della Città della Salute. Con queste parole la donna si era difesa dalle accuse, ascoltata da Repubblica:
Non sono una negazionista. In famiglia ho un’infermiera che lavora in un reparto covid, ma su Facebook si vedono i video con i pronto soccorso vuoti, sono sicura che che quel servizio dell’ambulanza non fosse un vero intervento. Non abbiamo bloccato nessuno volevamo solo vedere dove andava e comunque non c’era nulla da intralciare.
Su Today troviamo una nota della polizia postale sul tema dei negazionisti del Covid che fanno una pericolosa propaganda sui social:
Su queste piattaforme si cercano strategie di contrasto e di protesta, anche violenta, alle disposizioni sul contenimento del contagio. I problemi economici e sanitari causati dall’emergenza sono stati strumentalizzati per alimentare la disinformazione e organizzare azioni di violenza eversiva.
L’indagine per interruzione di pubblico servizio a carico dei due negazionisti in Porsche è riportata sulle principali testate nazionali.
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