“Bambini sottratti dai genitori in Australia”, scrive le redazione de La Pekora Nera che riceve e pubblica un video divenuto virale su WhatsApp. Il filmato è comparso inizialmente su Tik Tok e mostra una ragazza, nel tipico taglio del divulgatore social, che trasmette le immagini drammatiche di un parapiglia tra personale medico, forze dell’ordine e una famiglia. Un bambino viene separato con forza dal genitore e l’unica spiegazione fornita dalla speaker è che il piccolo sia stato sottratto dal padre per essere vaccinato.
Immagini forti che per ovvi motivi non vi riproponiamo, ma che hanno sollevato l’indignazione in tutto il mondo. Senza ulteriori approfondimenti, infatti, su acque internazionali da circa una settimana si afferma che il video sia la prova di una dittatura sanitaria in atto in Australia, dove i figli vengono sottratti ai genitori con forza per essere sottoposti a vaccinazione.
Reuters ci informa che la polizia di Victoria è intervenuta sui social per spegnere ogni disinformazione intorno al filmato. In un tweet pubblicato il 20 agosto, infatti, l’account ufficiale afferma che il filmato non è in alcun modo correlato al Covid-19 né ai vaccini, bensì a una questione privata per la quale gli agenti non sono tenuti a diffondere informazioni.
Una spiegazione incompleta, se vogliamo, sulla quale però sono intervenuti i colleghi dell’Associated Press in un articolo del 21 agosto. La redazione ha contattato via mail il distretto, che ha riferito che le immagini sono state girate all’interno della stazione di polizia di Werribee, a sud-ovest di Melbourne, il 14 agosto 2021. Si trattava, specificavano gli agenti, di un “incidente familiare” e la presenza di personale sanitario in quelle immagini – scrive la stampa locale – è stata una casualità.
Gli agenti in contatto con l’Associated Press fanno notare, inoltre, che il bambino presente nel video non ha ancora raggiunto l’età idonea per ricevere il vaccino, dunque ancora di più la tesi dei bambini sottratti con forza dai genitori non ha alcun senso.
Il governo australiano, infatti, informa i bambini dai 12 ai 15 anni possono ricevere il vaccino solamente se rispondono a determinati criteri, e non sono certamente obbligati a immunizzarsi. Secondo la disinformazione creata intorno al video, in Australia “24000 bambini verranno sottratti alle famiglie per essere vaccinati” ma questa notizia non ha alcun fondamento.
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