“Attenzione agli ingredienti ed alla farina di insetti”: questo un messaggino che ci è stato segnalato come provenienza WhatsApp e Telegram che comprende diversi testi che abbiamo già affrontato in passato, tutti riuniti.
È il meccanismo che abbiamo più volte incontrato della “bufala Voltron”. Ovvero se una singola bufala o disinformazione è facile da affrontare, costruire una “card” che ne contiene cinque alla volta costringe chi risponde a prendersi più tempo di chi la diffonde.
Psicologicamente parlando, una card da pochi secondi viene accettata e diffusa più rapidamente. Per non parlare del tempo impiegato per una risposta congrua spacciato per resa.
Quante volte abbiamo avuto nelle nostre segnalazioni cose tipo
Io vi segnalo questa cosa gravissima, se non mi rispondete entro oggi significa che ho ragione io perché non sapete come nascondere questa cosa gravissima vi denuncio tutti a Norimberga 2!
Ci tocca quindi smontare la card pezzo dopo pezzo.
Di questo abbiamo parlato più volte, con tanto di improbabili elenchi di ditte (comprendenti anche “Open” e “Repubblica”) pronte a inondare il mercato di farina di insetti.
Come se la possibilità di introdurre alcune determinate categorie di novel food fosse un “obbligo di ingurgitare insetti”.
Come se non avessimo già smentito la presenza attuale di una invasione di prodotti sugli scaffali, che dovrebbero essere comunque debitamente segnalati e riconoscibili.
Lo conosciamo, e sappiamo anche che l’impatto sulla salute della chitina è una fake news che abbiamo affrontato diffusamente in questo articolo, che siete pregati di rileggere completamente.
Parlavamo dalla chitina, secondo polisaccaride più presente in natura e localizzabile in invertebrati marini, funghi ed alcune alghe.
Escludendo la “tossicità” degli invertebrati marini, possiamo ricordare ai lettori che esistono altre sostanze scarsamente digeribili che assumiamo volontariamente e senza alcun danno alla salute, come la cellulosa, ritenuta necessaria nelle diete ipocaloriche per favorire il transito e la motilità intestinale.
Alcuni studi dimostrano la digeribilità della chitina, che nelle derivazioni alimentari di cui parliamo può diventare al pari della cellulosa contenuta nei cereali una preziosa fonte di fibre e guardiano della regolarità intestinale.
Per il resto, leggete ora l’articolo precedente e non tornate senza averlo fatto.
Quello che stabilisce le più ampie garanzie espressamente indicando condizioni e standard igienici e di consumo per i novel food con l’indicazione puntuale?
Quella che quindi garantisce che chi non vuole mangiare allimenti con insetti possa semplicemente leggere il retro della scatola e posare la stessa senza diffondere fake news sui social?
Non capiamo da cosa proteggersi
L’attuale farina proteica è composta da legumi, pseudocereali e proteine di origine vegetale (come i piselli e la soia).
Si tratta di una nota bufala che ha colpito la catena LIDL, smentita dalla stessa ma che potevate smentire comodamente leggendo le etichette.
La card inoltrata dal titolo “Attenzione agli ingredienti ed alla farina di insetti” è la combinazione di diversi testi già diffusi.
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