Attenti alla truffa di Elon Musk vende Bitcoin (e altri famosi): truffa che abbiamo visto accadere sempre nello stesso modo. Un profilo, anche con spunte blu e tutto il resto per essere credibile, posta un presunto articolo di giornale.
Articolo personalizzato coi loghi di testate del luogo da cui proviene il lettore, in questo caso italiane, dove un personaggio famoso (in questo caso Elon Musk) promette grandi guadagni a chi investirà in Bitcoin mediante alcune piattaforme.
Niente di quanto contenuto nell’articolo è reale.
L’abbiamo già visto accadere altre volte, ed abbiamo riportato gli esiti di una indagine del 2020. Esiste un vero e proprio indotto basato sull’appiccicare a personaggi famosi improbabili storie “rags to riches”, ovvero “dalle stalle alle stelle”.
Presunte interviste basate su un famoso che racconta storie “viste in TV e sui giornali!” come nelle peggiori televendite dove persone povere e umili investendo tutti i loro averi in Bitcoin diventano miliardarie in pochi giorni.
Il problema è che né Elon Musk né gli altri famosi (alcuni dei quali hanno sporto denuncia) hanno mai promosso attività finanziarie. E persino gli “acquirenti soddisfatti” divenuti miliardari grazie ai Bitcoin non esistono.
Un esempio da manuale è la presunta “Arianna Alessio”, nome allitterante come quello dei supereroi e personaggi dei fumetti (Peter Parker, Bruce Banner, Clark Kent, Lois Lane, Lex Luthor…), “bolognese” in uno sfondo bucolico che in realtà proviene da immagini di fotomodelle su Shutterstock, liberamente in vendita per illustrare siti.
Personaggi inventati come Arianna Alessio prendono il posto, nelle truffe “vecchio stile” del “Gioco delle Tre Carte” e simili del complice, d’accordo col truffatore, che si avvicina incassando ricchi premi.
Solitamente il “finto vincitore online” è riconoscibile dalle foto prese da siti di stock, ma l’incremento esponenziale delle foto create al computer con la CG renderà in futuro ancora più insidioso riconoscere il falso.
Ovviamente se non esiste l’endorsement di Elon Musk, se non esistono i beneficiati è improbabile che esista l’affare d’oro. Anzi: tutto quello che si ottiene sarà, nella migliore delle ipotesi, vedere il proprio portafoglio alleggerito delle somme inviate e come risposta improbabili file PDF col contenuto che assicura che bisogna stare tranquilli ed aspettare, e che anche Bill Gates ed altri famosi promettono che presto diventerete ricchi.
Nella peggiore ipotesi, ogni dato che avrete fornito agli scammer sarà usato contro di voi per alleggerire ulteriormente il vostro conto in banca.
Una astuzia già vista in passato è rendere la truffa “a prova di scoperta” da parte degli utenti più avvezzi alla rete: accedendo da una VPN si sarà guidati in una finta pagina di un sito di eCommerce del tutto non funzionante, in modo che l’utente più tecnologicamente adeguato all’autodifesa si convinca che la truffa sia già terminata.
Se ci siete cascati, l’unica cosa è bloccare eventuali carte di credito e denunciare l’accaduto.
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