AstraZeneca ha presentato richiesta per l’approvazione all’EMA
AstraZeneca ha presentato richiesta per l’approvazione all’EMA è esattamente la notizia che aspettavamo.
Il vaccino AstraZeneca, parte del trio che ha superato gli stadi della sperimentazione per primi assieme a Pfizer e Moderna ha avuto una storia più travagliata degli altri due.
O meglio, la sua efficacia è stata calcolata in base a due diversi dosaggi: due dosi piene (il dosaggio inizialmente previsto) e una mezza dose seguita da una dose piena.
Il secondo dosaggio si è rivelato avere effetti superiori al primo, portando il vaccino AstraZeneca allo stesso livello di efficacia degli altri due.
Buona notizia, potremmo dire, ma che ha comprensibilmente comportato un rallentamento delle autorizzazioni.
Proprio perché lo scopo delle autorità sanitarie è avere vaccini sicuri e di comprovata efficacia, i dati raccolti fino a questo momento andavano di fatto integrati coi dati del dosaggio “di efficacia superiore”.
Cosa che ha comportato naturalmente i suoi tempi, necessari per estendere i risultati ottenuti ad un campione sufficientemente lungo ed un tempo sufficientemente lungo. Tempi che sono terminati.
AstraZeneca ha presentato richiesta per l’approvazione all’EMA
Good news! @AstraZeneca has applied to @EMA_News to have its vaccine authorised in the EU. @EMA_News will assess the vaccine’s safety & efficacy.
Once the vaccine receives a positive scientific opinion, we will work full speed to authorise its use in Europe.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) January 12, 2021
Ursula Von Der Leyen ha annunciato che AstraZeneca ha inoltrato regolare richiesta, con tutta la documentazione richiesta all’EMA.
Se non vi saranno problemi evidenziati, l’approvazione definitiva è attesa per fine mese, assai probabilmente il 29.
Ricordiamo che il vaccino Astrazeneca è un vaccino di “vecchia concezione” rispetto alla tecnologia mRNA usata nei vaccini Moderna e Pfizer.
Non quindi un frammento di mRNA, ma un Adenovirus degli Scimpanzé incapace di cagionare sintomi e munito della “spicola proteica” del SARS-CoV-2 in modo da “addestrare” il sistema immunitario a riconoscere il secondo senza causare la malattia.
Essendo un vaccino “tradizionale” è in grado di essere conservato a temperature meno rigide, ha un costo di produzione meno elevato e potrà incrementare di molto il numero di vaccini disponibili per la campagna vaccinale Europea.
E per questo il fatto che AstraZeneca ha presentato richiesta per l’approvazione all’EMA è un’ottima notizia.
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