Assolutamente infondato l’aumento dei danni alla retina dopo il vaccino
Assolutamente infondato l’aumento dei danni alla retina dopo il vaccino: ancora una volta siamo dinanzi ad uno studio riletto in modo del tutto strumentale e mistificatorio. Situazione aggravata dal fatto che il passaggio dalla fase Emergenziale Pandemica all’Endemia rende ogni attacco frontale alla campagna vaccinale infondato, tardivo, smentito dai fatti e inutile.
Il 90% di vaccinati è stato raggiunto, i tragicomici effetti apocalittici descritti dai novax in cui ci saremmo imbattuti non si sono mai verificati. Saremmo tutti dovuti spirare dolorosamente dopo due anni lasciando i soli “sangue puro” a gioire in modo spesso belluino sulle nostre tombe, ma curiosamente noi siamo ancora vivi e nessuno vuole comprare sangue e sperma novax a prezzi da strozzo.
Facile intuirlo? Anche l’ultimo spauracchio novax non esiste. O meglio, si tratta di un testo reinterpretato in modo arbitrario
Assolutamente infondato l’aumento dei danni alla retina dopo il vaccino
Passiamo la palla ai colleghi del circuito AFP, che ci ricordano come in lingua inglese l’allarme gira da ormai un mese.
Tuttavia, lo studio citato online non stabilisce la vaccinazione come causa di una rara condizione della retina, e gli esperti di oftalmologia sostengono che il rischio di compromissione della vista sia maggiore dopo l’infezione da Covid-19.
Lo studio infatti raccomanda ulteriori studi sul tema ricordando una cosa che i novax all’ascolto hanno “casualmente”, per mancata conoscenza del fenomeno o voluta mistificazione, omesso di precisare.
Il fatto che, citando testualmente
“l’evidenza limitata e la bassa frequenza della malattia hanno complicato l’individuazione di un’associazione definitiva tra le due”.
Di fatto parliamo di un campione troppo ristretto per trarne le conclusioni “definitive” date dalla comunità novax. Peccato di base dell’intera informazione antivaccinista.
Quando i dati li smentiscono, anche se confermati o comprovati, vengono rigettati col mantra per cui “La scienza ufficiale mente!”.
Quando un dato sembrerebbe, anche a torto, dargli ragione, i novax vi si aggrappano come un naufrago ad una zattera costruendo sopra un intero castello complottista e invocando la stessa metodologia che hanno rigettato come scudo contro ogni attacco.
Sono gli stessi autori dello studio infatti a raccomanare la vaccinazione “per proteggersi dal Covid-19, a causa della mancanza di una relazione definita tra occlusione vascolare retinica e vaccinazioni”.
Al contrario, il rischio è nel COVID
Succede che il dottor Rishi Singh, presidente degli ospedali Martin North and South a Cleveland ha prodotto ai colleghi uno studio che dimostra un rischio di occlusione alla retina superiore nei sei mesi dopo l’infezione. Studio visibile qui e archiviato qui.
“Quello che dico sempre alle persone è che quando hai una malattia sistemica rispetto a una malattia oculare locale, la malattia sistemica prevale sempre sulle preoccupazioni oculari locali perché possiamo occuparci di quasi tutto il resto”, ha dichiarato Singh, confermando parimenti l’assenza di alcuna evidenza i rischio su un campione di tre milioni di vaccinati.
Abbiamo quindi la solita dialettica novax: in presenza di un rischio potenziale, il loro disprezzo spesso, ci si perdoni il gioco di parole, immotivato e cieco per l’istituto vaccinale li spinge a ritenere un danno sicuro causato dalla malattia preferibile ad infime potenziali di rischio legate al vaccino.
Conclusione
Risulta assolutamente infondato l’aumento dei danni alla retina dopo il vaccino, dato dalla solita analisi parziale e inesatta di un testo medico.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.