“Ascolta questo prof di Microbiologia” è un video di cui vi avevamo parlato.
Un video che dimostra l’assoluta antiscientificità del pensiero novax. Un pensiero che ci riporta letteralmente indietro di almeno un millennio sulle conquiste del pensiero umano.
Ci rimanda indietro all’Ipse Dixit Aristotelico, un mondo privo di ogni logica e coerenza in cui un argomento non è tanto buono quanto le prove e le cognizioni che hai da offrire, ma quanto è forte il “totem”, l'”Uomo Forte” dietro il quale ti nascondi.
Insomma, i tempi in cui nel Medioevo si poteva affermare con convinzione che la Terra è immobile e gli astri le girano intorno ed altre levità, bloccando ogni discussione con l’equivalente dialettico del tapparsi le orecchie urlando
“Lalalala! Non ti sento! Aristotele dice che la Terra è immobile e il Sole le gira intorno, pappero! Non ti sento, Aristotele è famoso filosofo e tu non sei nessuno se dici che Aristotele non ha ragione ti insulto!!!”
Quindi, per questo approfondimento, non vi parleremo ulteriormente delle persone coinvolte nel video, se non per rimando all’articolo precedente.
Ma alle quantomeno bizzarre teorie nel video espresse. Teorie che sono valse all’autore un premio sì, ma per la disinformazione scientifica.
Basta semplicemente tenere presente il minimo di cognizioni di immunologia, o meglio rinfrescarle con almeno una puntata di Esplorando il Corpo Umano, per capire dove si trova l’errore.
Il vaccino, abbiamo più volte spiegato, funziona esibendo al sistema immunitario frammenti virali sufficienti per riconoscere il virus senza provocare la malattia.
Ora vi guardate l’episodio relativo di “Siamo fatti così”, e tornate dopo
Fatto?
Quindi quando un patogeno, di qualsiasi natura esso sia, entra nel corpo da qualsiasi fonte (polmoni, ferite aperte), trova ad attenderlo il sistema immunitario.
Ovviamente la risposta del sistema immunitario, per quel che ci riguarda, nasce quando i linfociti, rappresentati nello show da Pierre e Kira, le versioni adulte dei ragazzini protagonisti, nelle futuristiche navicelle di “Ai confini dell’Universo”, programmano gli anticorpi, ovvero Metro e la sua flotta di robottini.
E lo fanno a partire dal patogeno, se lo hanno in corpo o, con largo anticipo e meno problemi, a partire dal vaccino.
I linfociti hanno origine nel midollo osseo, ma ovviamente agiscono in tutto il corpo.
Del resto i polmoni non sono “sospesi in una dimensione parallela”, ma funzionano proprio ossigenando il sangue. Cosa che postula il fatto che i polmoni siano, ovviamente, irrorati.
Inoltre il meccanismo di diffusione dei virus influenzali comporta che sia una boutade ritenere che il virus si fermi nei polmoni, disconnesso dal resto del corpo.
Quindi ovviamente il vaccino si presenta, in questo caso, sottoforma di iniezione intramuscolare. Ovviamente il vaccino viene esibito ai buoni Pierre e Kira a zonzo nel nostro organismo.
Ovviamente rende possibile agli stessi convergere sul virus e colpirlo prima che possa fare danni.
Come ci insegnano SARS e MERS, cugini terribili di SARS-CoV-2, nessuna sindrome influenzale da Coronavirus sta lì buonina buonina nei polmoni come essi risiedessero in una dimensione parallela.
Sotto gli effetti di COVID19, si può finire letteralmente a “sanguinare dai vasi sanguigni”, sfasciati da un sistema immunitario che, senza il “tempo anticipato dei vaccini”, dinanzi ad un’infezione imprevista e sconosciuta colpisce a caso tutto quello che si trova.
Un po’ come il buttafuori in una rissa con persone che non conosce finisce a spaccare il locale e pestare degli avventori abituali.
Una volta che il virus entra nel flusso sanguigno, ecco che l’intero corpo diventa un campo di battaglia.
Cosa che giustifica come si arrivi da COVID19 alla perdita di gusto e olfatto, ai rash cutanei ed al rischio aumentato di sviluppare malattie sanguigne.
Lo sappiamo. Lo sappiamo benissimo.
Siamo di fronte però ad un problema etico, anzi, direttamente legato al “primo: non nuocere”.
Stiamo davvero dicendo che “secondo il video del noto professore” bisogna evitare di farsi i vaccini perché tanto “Muoiono i vecchi e i malati?”
Facciamo un esperimento.
Immaginate che il vostro adorato nonnino, quello che quando eravate piccoli vi riempiva di regali, vi vezzegiava, vi coccolava e tutto il resto, quello che adoravate stia molto male.
Andate così in ospedale dicendo ai medici di salvarlo e quelli vi rispondono:
“Scusa, perché dovremmo? Andiamo, lo vedi che ha ottant’anni? Magari lo curiamo e quello muore il giorno dopo, ha già vissuto abbastanza. Accetta che magari domani si busca un raffreddore e va all’altro mondo e vagli a scavare la fossa”
Sicuramente sarebbe arrabbiati, furiosi, minaccereste questo mondo e l’altro.
Però diffondete un video per cui, siccome un uomo su Internet vi dice che di tutti i malati possibili moriranno solamente i più deboli e fragili (ma omette di dirvi che comunque anche per i forti la malattia non è una passeggiata di salute…), vi sentite autorizzati a consigliare al prossimo di non vaccinarsi.
Sulla base del “tanto a me non succede niente”.
Siamo pronti a scommettere che se invece un medico, esaminato il fisico che voi credete perfetto, vi dicesse che non siete tra i forti che in caso di Pandemia anche se malati guarirebbero forti e vigorosi, ma tra i “deboli” che invece morirebbero in un letto di ospedale col fiato che gli manca, soffocati dalla loro stessa saliva e rantolando in un letto di ospedale, cambiereste idea.
Perché l’uomo è un animale sociale: magari oggi mi vaccino anche se so che guarirei da COVID19 perché restare immobilizzato per settimane mi darebbe fastidio e disagio.
Magari lo faccio perché sono una persona responsabile e non voglio rischiare di ammazzare tuo nonno in fila alle poste.
O magari lo faccio anche per te, tu che credi di essere forte ma se io non mi vaccinassi scopriresti nel modo peggiore di non esserlo, rimettendoci la pelle per un’infezione che ovviamente risparmia i forti, ma non era così ovvio che lo fossi tu.
Come abbiamo spiegato, un vaccino si basa sulle risposte immunitarie del corpo.
Non solo se dici il contrario probabilmente sei un antivaccinista, ma quel genere furbetto che dice di non esserlo.
È ovvio che il sistema immunitario di un anziano è mediamente colabrodo rispetto a quello di un giovane forte e gagliardo.
È noto che l’efficacia dei vaccini incontra il rischio del fatto che tra gli anziani ci potrà essere quello col sistema immunitario ancora funzionante, e quello col sistema immunitario malmesso. E che comunque vanno vaccinati entrambi per primi perché una buona efficacia è inferiore di una ottima.
Proprio per questo si circondano gli anziani e gli immunodepressi di persone vaccinate su cui il vaccino ha efficacia maggiore.
Ipotizziamo una casa con un anziano, e i nipoti che lo vanno a trovare.
Anche se l’anziano è vaccinato, ovviamente abbiamo detto che l’anziano è un soggetto fragile. Ha un colabrodo di sistema immunitario, è protetto sì, ma meno di un giovane.
Magari un nipote malato “lo regge”, ma se un nipote antivaccinista gli porta in casa il virus, lo mette in pericolo lo stesso.
Specialmente se l’anziano ha anche altre comorbidità che ne insidiano il sistema immunitario fino all’inefficacia.
Per puro egoismo, si diventa causa della morte di un essere umano.
E i dati sull’efficacia del vaccino negli anziani come li abbiamo trovati?
Veramente a scuola spiegano che questo è esattamente quello che fa un vaccino.
Ma l’avete visto l’episodio di Esplorando il Corpo Umano di prima?
Ammalarsi ricevendo un vaccino è esattamente come dire di essere diventati ciechi osservando la cartolina che ritrae un tramonto alle Hawaii, e che già che c’eravate la cartolina vi ha ustionato le mani quando l’avete toccata.
Quindi vediamo. Secondo questo treno di pensiero basterebbe respirare una volta nella vita perché una boccata di ossigeno resterebbe nel nostro sangue in eterno e potremmo volare nello spazio.
Oppure moriremmo tutti dopo il primo respiro perché l’anidride carbonica non avrebbe modo di uscirne.
Non ci sarebbe bisogno di mangiare tutti i giorni. Un livido non andrebbe via dal nostro corpo, mai.
Ogni singola malattia ci accompagnerebbe per l’eternità, ogni infezione riempirebbe il nostro corpo di pus destinato a non sparire mai eccetera.
In realtà come tutti sanno il sistema circolatorio è un posto ostile per tutto quello che viene riconosciuto come corpo estraneo.
Proprio sui preparati ad RNA abbiamo il problema di doverli avvolgere nei lipidi perché il flusso sanguigno è pieno di proteine il cui scopo è degradare e annientare frammenti di RNA “incustoditi”.
Siamo pieni di cellule fagocitarie il cui scopo è trovare, distruggere e degradare corpi estranei.
Ecco perché guariamo dai lividi, essi vengono degradati.
Ecco perché non ci portiamo appresso a vita “cose entrate nel flusso sanguigno”. Siamo dannatamente bravi a liberarci dei resti.
Un attimo, un attimo, un attimo.
Le cellule non producono “il virus”, producono, come abbiamo visto frammenti del virus incapaci di infettare, ma in grado di attivare il sistema immunitario.
Sistema immunitario che quindi attaccherà il virus, non le cellule.
Cosa che abbiamo spiegato è esattamente la “tempesta di citochine” che accade quando è un non vaccinato a contrarre la malattia in una forma particolarmente virulenta.
Oopps.
Anche di questo ne abbiamo parlato. E possiamo affermare che dolori al sito di iniezione, un giorno o due di debolezza e una leggera transitoria febbriciattola superano il beccarsi il COVID19.
Quelle che la farmacovigilanza ha definito eventi rari, e che hanno portato a limiti nell’utilizzo di alcuni preparati su alcune fasce di età?
Quelle che rientrano tra gli effetti collaterali praticamente certi del COVID19?
Io avrei aggiunto la mia mucca all’elenco, comunque
E dati alla mano se è decisamente improbabile (eufemismo per impossibile) che la mia vaccinazione possa uccidere una persona a me accanto, è decisamente probabile che presentandomi asintomatico ma contagioso a casa di un anziano, io sì, possa cagionarne la morte.
Cosa succede ogni anno quando ci vacciniamo contro i diversi ceppi dei virus influenzali?
Niente, non succede niente.
Al momento, i vaccini che abbiamo hanno una buona tenuta anche contro le varianti.
In futuro i richiami potranno tenere conto di varianti particolarmente “vivaci”, ma in ogni caso la vaccinazione coprirà tutto.
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