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Arriva un nuovo capitolo della saga di Monkey Island, e non è un Pesce d’Aprile

Arriva un nuovo capitolo della saga di Monkey Island, e non è un Pesce d’Aprile, per la precisione un nuovo terzo capitolo, ancorché parallelo al terzo attuale.

E nonostante il suo annuncio risalga al primo Aprile, non è un Pesce d’Aprile.

L’annuncio era semplice. “Per diciotto anni questo blog ha sempre ritenuto che il Pesce d’Aprile fosse una tradizione stupida. Per questo e per sparigliare le carte ho deciso di annunciare un nuovo gioco di Monkey Island”.

Su “Grumpy Gamer”, il blog di Ron Gilbert, padre storico della saga. A dire il vero ulteriori segni erano apparsi sul suo account Twitter.

Alla fine è arrivato il trailer

Trailer molto scarno invero, ma con tutti gli elementi che i fan hanno imparato a conoscere: il cielo di Melee Island, il tema iconico della saga e un Pirata Fantasma disegnato con un nuovo stile che occhieggia però alle cromaticità originali del gioco per PC e Amiga

Arriva un nuovo capitolo della saga di Monkey Island, e non è un Pesce d’Aprile (ma un reboot parziale)

Uno degli elementi che salta agli occhi dalla lettura è che il nuovo gioco cancella metà della continuity esistente, ripartendo dal finale di Monkey Island 2 (ancorché un tweet successivo annuncia che il terzo capitolo farà parte almeno parzialmente della continuity).

Una scelta dal sapore multiplo: nonostante l’eccellente ricezione, Monkey Island 3: The Curse of Monkey Island era stato percepito come un forte passo avanti e lontano dalla saga, e ancor di più Monkey Island 4: Escape from Monkey Island, criticato per l’abbandono dello storico motore grafico SCUMM in favore del sistema LUA.

Un tentativo di revitalizzare la saga era arrivato nel 2009 con “Escape from Monkey Island”, gioco in cinque episodi ambientato in un futuro ipotetico della saga “oltre il capitolo 5” con l’introduzione di nuovi personaggi e un occhio critico sulla saga.

Il nuovo gioco ripartirà dai primi tre capitoli in SCUMM (confermata la presenza del terzo, ancorché non è noto in che parte), quelli inizialmente rilasciati su Macintosh, Amiga, PC, Atari ST, FM-Towns e Mega CD nel 1990 e nel 1991.

Un ulteriore elemento a favore del reboot è che, nonostante l’attuale pentalogia l’iniziale idea di Ron Gilbert era assai diversa e declinata in una trilogia.

Nel primo capitolo infatti affrontiamo il Pirata Fantasma LeChuck in una bizzarra e stralunata avventura declinata nella “scherma a insulti” che ha reso famoso il franchise e interpretazioni buffe del Voodoo Caraibico.

Nel secondo LeChuck torna sotto le sembianze di un inarrestabile Pirata Zombie, in un enigmatico finale in cui Guybrush si trova intrappolato in un’illusione dalla cui esce, “medias in res”, all’inizio di TCoM.

Nel terzo capitolo come previsto da Ron Gilbert ci sarebbe invece dovuto essere uno scontro finale tra Guybrush e l’incarnazione finale di LeChuck, il “Pirata Demoniaco LeChuck”, direttamente all’inferno (tema solo accennato in TCoM dove Guybrush, salvata Elaine da una maledizione da lui stesso causato, si trova a chiudere un portale per gli inferi usato da LeChuck per creare un esercito di scheletri pirata al suo servizio).

Ron Gilbert che tornerà assieme a Dominic Armato, voce storica di Guybrush Threepwood in tutte le incarnazioni doppiate della saga (dalle prime su CD ad oggi).

Siamo quindi ad un’occasione per ricominciare la saga dal punto in cui avrebbe potuto essere senza le interferenze del mercato, e ricominciarla dagli anni ’90 nuovo oggetto di nostalgia gamer assieme agli anni ’80.

Si veda ad esempio la recente uscita dell’Amiga 500 Mini, replica in emulazione dell’Amiga 500 (e del più carrozzato Amiga 1200) in grado di far funzionare i giochi di entrambe le macchine su monitor moderni.

Cenni storici sulla saga

La storia delle avventure punta e clicca Lucasfilm comincia da lontano, dagli anni ’80, con Maniac Mansion e Zac McKraken, parodie rispettivamente del genere horror-comico e della sci-fi.

Proprio da Maniac Mansion il linguaggio di programmazione usato deriva il suo nome: SCUMM significa Script Creation Utility for Maniac Mansion (“Utilità per la creazione degli script di Maniac Mansion”).

Sviluppato come un gioco di ruolo “carta e penna”, SCUMM aveva un vantaggio sulle avventure grafiche Infocom (Zork): anziché avere solo testo, o testo e immagini statiche, ogni istruzione veniva tradotta in una sorta di romanzo in movimento. Un’avventura grafica, a metà tra il videogioco e l’avventura testuale.

Un menù coi comandi sostituiva il parser: non c’era bisogno di scrivere ad esempio sulla tastiera “Apri porta con chiave”: potevi cliccare sulla parola “chiave”, sulla parola “apri” e cliccare sulla porta visualizzata a video.

Dopo il successo dei primi giochi arrivò l’idea di creare un’avventura a sfondo piratesco, tema molto in voga tra i ragazzini di tutto il mondo.

Abbandonati i computer a 8Bit, Monkey Island potè usare la potenza di calcolo a disposizione dell’Amiga (antenato, in un certo senso, dei computer moderni con una GPU indipendente in grado di ottenere modi grafici superiori alle capacità altrimenti raggiungibili) e le capacità dei PC IBM Compatibile per rendere l’atmosfera di gioco ancora più coinvolgente, tra musiche e colori.

Lo stesso Guybrush Threepwood deriva il suo nome dal programma usato per disegnare il suo aspetto: il file “Guy” (tizio) infatti nel programma usato aveva l’estensione .brush, portando a ribattezzarlo “Guybrush”.

Ulteriore elemento di distinzione tra le avventure grafiche già presenti della concorrenza, come le avventure grafiche Sierra (vedi “King’s Quest”) era l’impossibilità di morire.

Salvo in due easter egg nei due giochi (uno dei quali, in Monkey Island 2, consente di proseguire il gioco con una citazione diretta alle avventure Sierra) è impossibile perdere la partita morendo, cosa ritenuta da Ron Gilbert pigrizia da parte del programmatore.

Il gioco continua ad andare avanti finché non finisci l’avventura, col solo rischio di rimanere “bloccato” in attesa di un suggerimento amico.

I primi due capitoli della saga condividono l’interfaccia ed universo narrativo costruito intorno alla figura di “Guybrush Threepwood”, “temibile pirata”, un giovane aspirante pirata goffo e poco intelligente, timido con le donne e spaccone col prossimo, innamorato della Governatrice Pirata Elaine Marley.

Elementi iconici della saga comprendono la “scherma a insulti”, parodie dei duelli cappa e spada in cui il pirata più abile non è quello in grado di maneggiare meglio la lama, ma di umiliare l’avversario con insulti devastanti mentre lo fa e le ambientazioni esotiche di un “profondo dei Caraibi” con tutti i vizi della società moderna.

Inizialmente i primi due giochi furono diffusi su floppy disk, costringendo il giocatore a cambiare disco lungo il proseguire della storia, ma nel 1992 uscirono edizioni su CD con audio migliorato e l’interfaccia del secondo capitolo (con icone per ogni oggetto dell’inventario).

Nel 2009 una “special Edition” comprendente sia l’edizione CD che una nuova edizione ridisegnata con stile moderno ed un’interfaccia più adatta a smartphone, touch screen e tablet fu diffusa nei principali shop online, riaccendendo le vendite degli altri capitoli ora “fuori continuity” della saga.

Ma adesso si ricomincia da tre.

Il nuovo gioco uscirà per Ron Gilbert’s Terrible Toybox in collaborazione con Devolver Digital e Lucasfilm Games.

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