Anniversario morte Mussolini a Predappio, reale il servizio del TGR Emilia Romagna: apologia del fascismo?

Nella giornata di ieri, 28 aprile, è andato in onda un servizio durante il TGR Emilia Romagna, in occasione dell’anniversario della morte di Mussolini a Predappio. Considerando il raggio d’azione limitato del telegiornale, la notizia ha fatto il giro del web solo nel corso delle ultime ore ed immediatamente si è scatenata la polemica di natura politica. Non è un caso che in tanti stiano parlando di “apologia del fascismo“, ad oggi un reato in Italia, alla luce dei contenuti che sono trapelati durante lo stesso servizio.

Ogni fatto di cronaca e attualità che riguarda il fascismo, in questo periodo storico, tende a far discutere moltissimo. Vedere per credere quanto avvenuto la scorsa settimana con la statua di Giulia Lombardi, secondo quanto riportato anche sulle nostre pagine. Cosa è avvenuto realmente durante il servizio del TGR Reggio Emilia andato in onda ieri sera alle 19.30? Giusto che ognuno possa farsi un’idea sul modo in cui è stato trattato l’anniversario della morte di Mussolini a Predappio.

Per questo motivo è vi rimandiamo direttamente alla pagina in cui potete consultare l’intera edizione del telegiornale, direttamente dall’archivio RAI. A tal proposito, attenzione al minuto 6:55, quando viene lanciato il contributo dell’inviato. In questi minuti è arrivato un contributo anche da parte di Repubblica, che riporta fondamentalmente due notizie sul servizio riguardante l’anniversario della morte di Mussolini a Predappio: da un lato la presa di distanza della direzione dello stesso TGR Emilia Romagna. Dall’altro, la presunta irritazione dell’ad Fabrizio Salini.

Il dem Michele Anzaldi parla in modo abbastanza chiaro di apologia del fascismo, evidenziando il fatto che durante il servizio del TGR Emilia Romagna sia emerso ad esempio il saluto romano. Staremo a vedere se il contributo giunto in occasione dell’anniversario della morte di Mussolini a Predappio avrà o meno delle conseguenze dopo le prime note ufficiali della redazione, riportate sempre da Repubblica.