Ancora una volta l’audio su “Ridracoli emergenza creata dai politici”
Ci risiamo, ancora una volta ci segnalate lo stesso audio di prima, l’audio su “Ridracoli emergenza creata dai politici”. E va detto, ci viene segnalato con una certa arroganza. Come se cambiare la forma cambiasse anche il contenuto.
Ci secca farvi notare che se qualcosa era una bufala sottoforma di audio WhatsApp, aggiungervi una serie di immagini statiche non ne cambia il contenuto in modo da legittimare la vostra richiesta di una nuova analisi. Eppure siamo ancora qui, e ancora una volta vi toccherà la stessa analisi dell’audio WhatsApp di cui questo presunto video è esattamente un rescritto.
Tornano le voci incontrollate sulla diga di Ridracoli, non ascoltatele
L’audio WhatsApp che ci è stato sottoposto e che ora diventa un Gruppo Telegram sostanzialmente riesuma un vecchio tam tam sulla diga di Ridracoli, già citato il giorno 17 da Forlì Today.
Secondo la teoria dell’audio le autorità “sapevano in anticipo” del disastro che non è “causato dal clima e dalle piogge”, bensì dall’apertura della diga perché “sono pronti a tutto”.
Una teoria del complotto che frana con le evidenze. Innanzitutto se le autorità avessero davvero “saputo in anticipo” e “predisposto in anticipo” la conta dei danni non sarebbe stata così alta, lapalissiano. In secondo luogo simul stabunt, simul cadunt.
Se il precedente tam tam si è rivelato falso, questo diventa parimenti falso.
Ovvero l’audio WhatsApp fa riferimento al precedente tam tam, cui il sindaco Valbonesi ha avuto modo di rispondere
“C’è una voce incontrollata sul fatto che la diga di Ridracoli rilasciasse acqua. La diga non sta rilasciando acqua, se non quella che va nella condotta principale, e che verrà potabilizzata, e quella di sfioro dovuta alla tracimazione, che non dipende da noi”
Se la narrazione prende la stura dal primo evento, e lo stesso è stato dimostrato essere una fake news, quanto ne consegue lo diventa.
“Sono tutte fake news – esclama -. Si tratta di inutili allarmismi, che vengono veicolati sui social, diventando d’impatto e creando un procurato allarme enorme”.
Commenta il presidente di Romagna Acque sulla seconda tornata, aggiungendo una puntuale descrizione rilasciata alla stampa locale, leggibile qui, che nega decisamente ogni legame fisico e tecnico tra il presunto evento e i fatti realmente accaduti.
La forma di “video” ha anche un vantaggio rispetto all’audio: consente a chi ha assemblato le immagini di “intestarsi il contenuto” portando visibilità al gruppo Telegram o WhatsApp di riferimento.
Visibilità che per una serie di ottime ragioni non forniremo.
Conclusione
Tornano le voci incontrollate sulla diga di Ridracoli, e le stesse risultano destituite di ogni fondamento. Non è stata la deliberata apertura degli invasi a cagionare l’alluvione e la frana.
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