Ci sono pervenute molte segnalazioni, in queste ore, a proposito del ritorno di una bufala WhatsApp ormai storica, con un chiaro riferimento al messaggio che inizia con “stanno girando per appartamenti con la scusa di misurare polveri sottili“. Il riferimento a due donne che, secondo la catena, sarebbero addirittura armate e pronte ad introdursi con una scusa all’interno delle vostre case. In pratica, allarmismo e fake news, in nome di una combo che va smontata prima possibile.
Ora, se ci seguite un minimo da alcuni anni a questa parte, saprete sicuramente che in passato abbiamo già esaminato questa storia. Tante smentite anche sul nostro sito, nel tentativo non solo di gettare acqua sul fuoco, ma anche per riabilitare nome e volto di una persona assolutamente innocente. I rischi sono sempre molto alti in questi casi, in quanto la diffusione del tesserino di un normale cittadino italiano potrebbe generare strane idee a chi incrocia per strada i soggetti in questione.
Al di là di questi pericoli, che nascono dal nulla più assoluto, occorre ricordare che, potenzialmente, chi suo malgrado si ritrova al centro di catene simili, potrebbe decidere tranquillamente di denunciarvi per diffamazione. Già, perché dovete capire che non avete la libertà di diffondere nomi e foto della gente, con relative accuse infondate, senza aver ottenuto tutte le informazioni del caso.
In questo specifico contesto, ad esempio, basterebbe davvero poco per capire che la catena con “stanno girando per appartamenti con la scusa di misurare polveri sottili” sia fondata sul nulla. Immaginate per un secondo che al centro di questi post possiate finirci voi stessi o persone alle quali volete bene, senza aver fatto nulla.
Insomma, non occorrono altre ragioni per invitarvi a stoppare il messaggio WhatsApp che inizia con “stanno girando per appartamenti con la scusa di misurare polveri sottili”.
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