Pensavamo di aver fatto chiarezza, eppure un comunicatore a noi noto ritorna su Charles Hoffe e sulla disinformazione sul vaccino mRNA che, secondo la tesi, causerebbe insufficienza cardiaca. Il comunicatore afferma di aver portato a termine uno studio confortato dalle teorie di Hoffe, e di essere pronto a diffonderlo in tutto il mondo. In poche parole, i vaccini a mRNA (Moderna e Pfizer) causerebbero insufficienza cardiaca per via della proteina spike.
Nonostante il nostro articolo pubblicato il 24 luglio 2021, la disinformazione sui vaccini mRNA riprende il suo giro e ancora una volta usa come riferimento il dottor Charles Hoffe. Quest’ultimo è ben noto ai colleghi fact-checker internazionali e non solo: la stessa comunità scientifica ha smentito a più riprese le sue teorie.
L’autore del video è stato più volte oggetto delle nostre analisi, e i colleghi di NeXt Quotidiano avevano approfondito il suo curriculum. In 11 minuti di filmato si parla di uno studio che supera il migliaio di pagine, ma questo studio non viene mostrato. Allo stesso modo, si parla di uno studio firmato da Hoffe nel quale, appunto, viene dimostrata la correlazione tra i vaccini mRNA e insufficienza cardiaca, ma nemmeno in questo caso viene esposto lo studio. Secondo Hoffe, il 62% dei suoi pazienti che hanno ricevuto Moderna o Pfizer moriranno entro 3 anni per insufficienza cardiaca.
Da medico di famiglia a militante no-vax, Charles Hoffe è stato spinto in rete dal sito complottista InfoWars con una video-conferenza che è stata smontata pezzo per pezzo dai siti di fact checking internazionale. Hoffe parla di 6 dei suoi pazienti, tutti vaccinati con mRNA, che avrebbero subito danni permanenti a causa della coagulazione indotta dalla proteina spike che “si disperde nei vasi sanguigni”.
Per questo Hoffe – e il comunicatore che ci segnalano – consiglia a tutti i vaccinati con mRNA di sottoporsi a un esame del d-dimero per escludere la presenza di eventi trombotici che, invece, si sarebbero verificati nei suoi pazienti.
L’azienda sanitaria locale, tuttavia, in un documento ha negato il riscontro di eventi avversi nei pazienti vaccinati della zona di Lytton, capoluogo in cui opera proprio Hoffe. Il New England Journal of Medicine, inoltre, ha dimostrato che i coaguli di sangue non rientrano tra gli effetti avversi della vaccinazione a mRNA.
Si nota un particolare accanimento dei no-vax contro la proteina spike, e di questo abbiamo parlato sia un articolo pubblicato ieri, 29 agosto, che il 3 giugno, quando i no-vax consideravano patogena la proteina spike, contribuendo non poco alla disinformazione sull’argomento.
In conclusione: Charles Hoffe parla del 62% dei suoi pazienti prossimi alla morte per aver ricevuto il vaccino mRNA, e nello specifico di altri 6 con danni permanenti, ma non espone alcuno studio a sostegno delle sue tesi. L’azienda sanitaria locale, inoltre, ha negato la presenza di eventi avversi da vaccino mRNA.
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