Complottismo

“Anche a voi arriva la lettera con esito positivo del test COVID anche se non avete fatto il tampone?” – Come ti creo il Complotto

“Anche a voi arriva la lettera con esito positivo del test COVID anche se non avete fatto il tampone?” è una catena di S. Antonio che rimanda a pagine più antiquate della storia della viralità.

“Anche a voi arriva la lettera con esito positivo del test COVID anche se non avete fatto il tampone?”

Siamo nel campo delle Urban Legends, le leggende metropolitane.

Vi consigliamo di aprire la colonna sonora consigliata, torniamo subito

Fatto? Le Leggende Metropolitane sono letteralmente la storia di mio cuggino (sic!).

Il primo esempio di viralità della storia, nascono quando qualcuno, solitamente allo scopo di fornire un insegnamento morale (secondo la sua morale, quindi spesso sviato) diffonde una storia del tutto inventata e senza fonti lasciando che il pettegolezzo la renda immortale.

Tutti abbiamo un cugino che una volta si è tolto il casco e si è aperto la testa, è stato con una tipa che poi gli ha scritto sullo specchio “Benvenuto dell’AIDS” e da giocarsi come jolly durante le risse, perché invocavamo il suo soccorso quando venivano a picchiarci.

In tal caso, naturalmente, raffigurando il cugino come un essere paranormale più grande dei nostri coetanei, col motorino, la chiave inglese e la catena e la capacità di fare ai suoi nemici un colpo segreto che se te lo fa dopo tre giorni muori.

I nostri fan di vecchia data ricorderanno la partnership con “le terribili leggende metropolitane che si tramandano i bambini”, pagina che raccoglie in forma umoristica i goffissimi tentativi dei genitori di terrorizzare i loro bambini all’obbedienza.

Spesso millantando loro la presenza di improbabili angeli che sfigurano i bambini che fanno le boccacce, agenti di polizia pronti ad aprire il fuoco sui bambini che corrono troppo lontano dai genitori e orde di uomini neri pronti a sequestrare i bimbi disobbedienti.

Il meccanismo di queste Catene di S. Antonio è, sostanzialmente, lo stesso.

“Anche a voi arriva la lettera con esito positivo del test COVID anche se non avete fatto il tampone?” – Come ti creo il Complotto

Abbiamo già visto come le Tarasconate, se non l’aperto ricorso alla bufala, siano un marchio fondante di un certo negazionismo COVID militante.

Non ci stupisce: abbiamo visto edizioni intere della Love Parade (kermesse musicale) di Berlino tramutate magicamente in “proteste contro la bufala COVID”.

Abbiamo affrontato gente pronta a diffondere la convinzione che i Termoscanner perforino i crani e abbiamo personalmente segnalato agli enti preposti gente pronta a diffondere le più grandi atrocità sulle Ambulanze raccomandando ai loro seguaci di inseguire le ambulanze in attività con biasimevole petulanza.

Possiamo arrivare quindi alla bufala del “Anche a voi arriva la lettera con esito positivo del test COVID anche se non avete fatto il tampone?”

Lo scopo è, ovviamente, gettare discredito su ogni mezzo di misurazione e tracciamento della Pandemia, dando una pezza di appoggio ai Negazionisti COVID che potranno così negare il numero.

Problema: se pensate che la “lettera con esito positivo del test COVID” la consegni un gufo inviato da Montecitorio per portarvi nell’Accademia Magica peggiore di ogni tempo, probabilmente avete bisogno di una lunga pausa da Internet

In realtà, da lungo tempo, i risultati dei test clinici, come anche quelli per COVID19, passano da strutture rispettose del dato clinico come dato sensibile per eccellenza.

Nella maggior parte dei casi avrete quindi il risultato mediante un PDF scaricabile in un’area criptata dei siti istituzionali, con password o Carta Nazionale Servizi.

Altrimenti, riceverete un contatto telefonico o una email.

In Emilia-Romagna è possibile attivare un Fascicolo Sanitario personale Elettronico, e in ogni caso seguono comunicazioni a mezzo telefonico.

In Puglia mediante la combinazione di un codice personale o della citata CNS si potrà accedere ad un sito criptato, che blocca automaticamente l’accesso ai malintenzionati sprovvisti di tali codici che vanno ” a tentativi”.

Per la legge dei grandi numeri non possiamo escludere che qualcuno abbia ricevuto la mail destinata a qualcun altro con una o due lettere diverse in un indrizzo altrimenti uguale, ma in ogni caso è impossibile che quel soggetto abbia avuto accesso ad alcunché se non la comunicazione che una persona che neppure conosce è stata invitata a consultare dei risultati.

Anche così si genera infodemia: e l’infodemia va sempre combattuta.

Foto di Trang Dang da Pixabay

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