La prudenza è sempre obbligatoria in queste circostanze, anche se al momento tutti i segnali riguardanti la triste vicenda del cane Aron morto a Palermo sembrano effettivamente portare al verdetto dell’animale bruciato vivo. Secondo le prime analisi, condivise anche da testate nazionali, il pitbull sarebbe stato legato ad un palo dal suo proprietario, per poi essere dato alle fiamme. Troppo gravi le ferite riportate e pare certo che Aron abbia perso la vita proprio a causa del rogo.
Un tema molto caldo in questo particolare momento storico, perché se da un lato il sindaco di Angri ha confermato nei giorni scorsi che l’autopsia avrebbe confermato la tesi del gatto Leone scuoiato vivo, al contempo ricordiamo a tutti che una seconda segnalazione su un caso simile a quello della cittadina nel salernitano si è poi rivelata non veritiera. Ne abbiamo parlato con un altro articolo alcuni giorni fa sul nostro sito.
Ora, come per il gatto Leone abbiamo affermato a suo tempo che fosse giusto attendere l’autopsia per capirci qualcosa di più sul suo decesso, al contempo è opportuno aspettare ulteriori accertamenti prima di emettere sentenze. Questo è e sarà sempre il nostro approccio “standard” nei confronti di storie simili, pur prendendo atto che in questo frangente ci siano vistosi elementi che pare facciano propendere verso il nuovo episodio di crudeltà nei confronti di un animale indifeso.
Basti pensare che a differenza del caso di Leone, qui abbiamo un identikit molto chiaro a proposito del presunto responsabile. Si trattarebbe, appunto, del proprietario, in questo frangente un 46enne senza fissa dimora. I fatti si sarebbero verificati nei pressi del Giardino Inglese di Palermo, su un marciapiede in via delle Croci a Palermo. Sempre analizzando le fonti, pare che l’uomo sia già stato denunciato a piede libero dalla polizia, costretta ad intervenire sia per sgombrare l’area occupata abusivamente dal signore in questione, sia per evitarne il linciaggio.
Vi terremo aggiornati sull’epilogo della storia del cane Aron morto a Palermo, a quanto pare bruciato vivo.
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